Nel chiostro

Vittorio Sgarbi, successo a Caravaggio: viaggio alla scoperta del pittore "maledetto"

Incontro dedicato al Merisi, in tutte le sue sfaccettature. Poi il colpo di scena: «Mi sono già candidato a succedere al sindaco»

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Un Caravaggio così non era mai stato raccontato: dettagli e significati che sfuggono agli occhi meno attenti, nascosti tra gli anfratti di un viaggio alla scoperta della sua ampia produzione, tra riflessioni e paragoni con artisti dei giorni nostri. Vittorio Sgarbi ha incantato la serata di giovedì 15 giugno nella cittadina che porta il nome del grande pittore.

Una folta folla di persone, centinaia provenienti anche da fuori città, hanno accolto il critico e storico d'arte ferrarese nel chiostro del centro civico San Bernardino (il «miglior restauro d'Italia», a detta sua). In prima fila, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, il sindaco Claudio Bolandrini, a cui Sgarbi ha avanzato una curiosa (quanto ironica), proposta: «Mi sono già candidato a succedergli», ha detto il critico, rivolgendosi al primo cittadino che - dal canto suo - ha replicato: «Sono pronto a cedere subito il passo».

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Dettagli nascosti e vita del pittore "maledetto"

Questa è stato soltanto uno dei "siparietti" che Sgarbi ha alternato sul palco per alleggerire l'atmosfera tra un aneddoto sul Merisi e l'altro. La passione del critico ferrarese per l'autore bergamasco non è un segreto: diversi sono stati, infatti, i libri a lui dedicati che ha pubblicato negli anni, l'ultimo dei quali (Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi a oggi) edito nel 2021.

Nella fresca serata caravaggese ha raccontato ai presenti gli esordi del pittore "maledetto" - così chiamato per la maestria con cui riusciva a esprimere nelle sue tele un realismo spiazzante, a tratti violento. Proprio su questi aspetti della sua arte, che prendeva a modello persone appartenenti al popolo, Sgarbi si è concentrato, analizzando la grande produzione di Merisi e spaziando tra dettagli celati agli occhi meno attenti, psicologia e parallelismi con artisti dei giorni nostri, come il celebre regista Pierpaolo Pasolini.

«Caravaggio è il più grande pittore italiano - ha sottolineato il critico - capace di superare in popolarità Raffaello, Michelangelo e Leonardo perché più vicino alla realtà, al vero». L'incontro si è concluso tra scrosci di applausi e una lunga coda al banchetto per i tanti che hanno colto l'occasione di acquistare l'ultimo libro di Sgarbi, impreziosito con un autografo.

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