Sul modello Dortmund

Giù le curve, su le nuove tribune Arriva uno stadio da vertigine

Giù le curve, su le nuove tribune Arriva uno stadio da vertigine
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Un progetto che cambierà il volto di quella zona della città. Qualcosa che vale molto più di una semplice ristrutturazione che per la prima volta in Italia vede una società privata acquistare un bene pubblico come lo stadio con l’obiettivo di riqualificarlo e renderlo migliore per chi ci andrà a vedere le partite facendolo vivere per tutta la settimana. È stato presentato nella sala Cuculi di Palazzo Frizzoni sede del Comune di Bergamo il progetto di riqualificazione urbana e ristrutturazione dello stadio dell’Atalanta, dopo la conclusione dell’iter di acquisto la società nerazzurra ha presentato entro i termini previsti per legge il piano attuativo svelando in una conferenza stampa molto affollata ulteriori dettagli sul progetto che darà finalmente a Bergamo uno stadio moderno e confortevole.

A fare gli onori di casa il sindaco Gori e l’assessore Valesini, per l’Atalanta erano presenti il presidente Percassi e il figlio nonché amministratore delegato Luca oltre al direttore operativo Spagnolo e al direttore generale Marino che si sono seduti in platea. Dopo una breve introduzione del sindaco e dell’assessore, è stato l’architetto Piantelli (studio De8) a descrivere le novità che saranno introdotte dal punto di vista urbanistico e strutturale in attesa del prossimo incontro istituzionale programmato per martedì 14 novembre a Roma nella sede del Credito Sportivo. Alla presenza di ministri e vertici dello sport, l’Atalanta svelerà altri dettagli del nuovo stadio che interessano sia l’Italia che l’Europa.

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I numeri del nuovo stadio di Bergamo. Il progetto messo a punto dallo studio dell’architetto Piantelli prevede un impianto da 24.000 posti per un investimento complessivo di 35 milioni di euro, compresi gli oltre 8,6 milioni di euro spesi per l’acquisto in fase di asta pubblica. Le due nuove tribune che sorgeranno al posto curve saranno più alte rispetto alla Tribuna Centrale e alla Tribuna Ubi e la capienza è stata fissata in circa 8.000 posti. La nuova pianta è rettangolare, il posizionamento sarà a ridosso del terreno di gioco per un grande impatto visivo e canoro senza nessuna perdita significativa di posti.

In fase progettuale è stato tenuto in grande considerazione il comfort degli spettatori che saranno al coperto e con seggiolini in ogni ordine di posto e che avranno una visibilità ottimale: secondo i regolamenti, il cono visivo (la distanza tra la proiezione orizzontale dell’occhio e la testa dello spettatore posizionato nella fila davanti) deve essere tra i 9 e i 12 centimetri per essere considerata buona o molto buona, il nuovo stadio della Dea avrà un cono visivo superiore ai 12 centimetri e quindi la partita si vedrà molto meglio rispetto ad oggi.

 

 

Il progetto è attualmente seguito da una cinquantina di professionisti di alto livello (architetti, progettisti, tecnici, ecc..) per un calendario dei lavori che prevede il rifacimento della Curva Pisani nell’estate 2018, della Curva Morosini e del settore Ospiti nel 2019 e della Tribuna Ubi (Giulio Cesare) nel 2020. Le partite non si fermeranno mai, gli interventi saranno compressi nei mesi estivi senza nessun fastidio per gli impegni ufficiali.

La nuova conformazione delle tribune che sorgeranno al posto delle curve permetterà di recuperare molto...»

 

Per leggere l'articolo completo, rimandiamo a pagina 6 e 7 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 16. Per la versione digitale, qui.

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