I Paesi europei all'Expo con alcuni dei padiglioni più belli
Expo Milano 2015 è alle porte: il primo maggio, giorno dell’inaugurazione del grande evento, si avvicina sempre più e ad oggi, martedì 3 febbraio, sono 87 i giorni che ci dividono dall’esposizione universale. Un evento attesissimo, che sta creando attorno a sé aspettative e speranze. Come per ogni esposizione universale, sono stati invitati tutti i Paesi del mondo. Di questi ben 145 hanno deciso di essere presenti alla manifestazione, trattando il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Ogni Paese, partendo dalla propria cultura e dalle proprie tradizioni, è chiamato a interrogarsi e a proporre soluzioni rispetto alle grandi sfide legate alle prospettive dell’alimentazione. I partecipanti esprimono il significato e i contenuti della loro presenza attraverso un concept tematico e hanno avuto la possibilità di scegliere fra due modalità di partecipazione: costruire autonomamente un proprio spazio espositivo, cioè un padiglione dedicato unicamente alla Nazione, oppure godere di uno spazio all’interno di uno dei 9 Cluster Tematici presenti tra i vari padiglioni.
L’attenzione, com’era prevedibile, è principalmente puntata sui grandi spazi espositivi che i Paesi hanno deciso di costruire e che, di fatto, daranno vita all’intera area Expo. L’obiettivo di queste architetture, a differenza che in passato, non dev’essere quello di stupire e lasciare a bocca aperta, bensì quello di essere, oltre che belle, ecosostenibili. Saranno smontabili e riciclabili, con molti spazi aperti e dedicati alla natura. Gli esiti di questa sfida, almeno a vedere i progetti, sono inaspettati e ugualmente stupefacenti. Abbiamo iniziato, qualche giorno fa, un viaggio tra molti dei padiglioni che daranno vita ad Expo 2015. Dopo avervi presentato quelli delle Americhe, vi portiamo in un tour tra quelli dell’Europa.
I Paesi partecipanti e alcuni padiglioni. Per il “nostro” Continente saranno ben 35 i Paesi partecipanti ad Expo. Attraverso il sito della manifestazione è possibile curiosare tra i concept di quegli Stati che hanno deciso di rendere noti i rispettivi temi di partecipazione. Ecco come saranno alcuni dei loro padiglioni. Naturalmente la prima tappa sarà a Palazzo Italia.
ITALIA
È l’Italia l’organizzatrice di questa esposizione e sarà l’Italia, dunque, ad avere molti occhi puntati addosso, anche all’interno degli spazi espositivi. Non stupisce dunque che il nostro Paese abbia deciso di stupire, con il progetto di un padiglione di grande impatto estetico, oltre che tecnologico. Palazzo Italia, infatti, sarà il fulcro dell’intera area, il cuore pulsante di Expo. Il tema scelto è “Vivaio Italia”, metafora di uno spazio che vuole aiutare progetti giovani e innovativi e crescere e maturare. Si parlerà di cibo logicamente, ma non solo: di agricoltura, di sviluppo ecosostenibile, di piccola e media impresa.
L’ideatore del concept creativo è Marco Balich, regista di molte cerimonie olimpiche, tra cui quella di Londra 2012 e Sochi 2014. L’architettura di Palazzo Italia, invece, assume le sembianze di una ramificata foresta urbana in cui i visitatori possono immergersi e scoprire suggestive inquadrature. Un gioco di volumi e di forme affascinante, reso possibile in gran parte anche ad una realtà totalmente bergamasca: Italcementi. Il materiale usato per la realizzazione della struttura, infatti, è il cemento “i.active BIODYNAMIC”, in grado di pulire l’aria dallo smog grazie ad un particolare principio attivo, frutto di anni di ricerca nel laboratorio Italcementi situato al Kilometro Rosso. La realizzazione del progetto è opera dello studio Nemesi&Partners di Roma. I visitatori attraverseranno i quattro livelli dell’area espositiva, fino a raggiungere la bellissima terrazza panoramica. Da qui scenderanno nuovamente attraverso un nuovo e diverso itinerario, fino a giungere alla piazza centrale. L’Italia è pronta ad avere gli occhi del mondo addosso e sarà bellissima.
AUSTRIA
Il tema scelto dal Paese alpino è “Respira. Austria”. Vienna non ha bisogno di colpire il mondo: l’immagine che offre all’estero è già un’immagine positiva e il padiglione a Expo Milano non farà altro che riconfermare tutto quanto già si sa, ovvero che è un Paese costantemente teso al miglioramento delle condizioni di vita della propria popolazione, a partire dalla qualità della propria produzione alimentare e biologica. Componente essenziale di questa qualità sta nell’aria: su questo elemento si è incentrato l’intero progetto architettonico del padiglione. Klaus K. Loenhart del team Terrain di Graz ha ideato uno spazio in cui architettura, natura, cultura e ricerca si fondono in un unico viaggio esperienziale. È stata riprodotta la foresta austriaca che fornisce 62,5 kg di ossigeno fresco ogni ora. Un polmone verde artificiale, teso a rappresentare il desiderio di un mondo più pulito.
REPUBBLICA DI BELARUS
Il tema scelto, in questo caso, è “La Ruota della Vita”. L’intenzione di questo Paese è di dimostrare, con la sua partecipazione a Expo, forte attenzione allo sviluppo del settore agricolo e al suo dinamismo. Nello spazio espositivo sarà possibile trovare anche un’area risotoro per i piatti tipici bielorussi, l’area commerciale e un’area destinata a seminari, lezioni, esibizioni musicali ed artistiche.
BELGIO
Il tema del piccolo Stato è “Il nostro cibo, il nostro mondo - Produrre in modo responsabile, consumare in modo intelligente". Il padiglione sarà tutto ispirato alla ricerca dell’equilibrio tra uomo e natura nell’ambito della produzione e del consumo di cibo. A Expo Milano 2015, il Belgio vuole mostrare le innovazioni, le tecnologie e le best practice che permettono al Paese di produrre cibo in maniera responsabile, educando al contempo le persone a un consumo intelligente.
ESTONIA
Il tema scelto è “Il paesaggio in un piatto”. L’Estonia vuole presentarsi al mondo come un Paese nordeuropeo giovane, dinamico e in rapido sviluppo, dove scoprire paesaggi naturali intatti, cibi biologici ed eccellenze sia nella tradizione che nella tecnologia. Con varie attività, workshop e performance vengono mostrate ai visitatori le bellezze dell’ambiente e delle foreste estoni, le opportunità offerte dalla scienza e dalla tecnologia e le più pregiate caratteristiche del Paese. Data anche la buona preparazione tecnologica dell’Estonia, nel padiglione saranno presenti elementi di design e applicazioni multi-touch.
FRANCIA
Il tema scelto dai transalpini è “Produrre e nutrire diversamente”. La Francia presenta all’Esposizione Universale tutta la sua gamma riconosciuta di caratteristiche esclusive, dalle capacità di gestione del territorio all’agricoltura, che consentono alle sue marche di essere già presenti in tutti i mercati mondiali. Il padiglione, architettonicamente parlando, è costituito di legno lamellare e ricrea un ambiente cardine della cultura transalpina, ovvero il mercato coperto. C’è anche un po’ d’Italia Oltralpe: l’impresa C.M.C. di Ravenna - Cooperativa Muratori & Cementisti realizzerà il progetto dello studio X-TU (Anouk Legendre e Nicolas Desmazière) con il supporto dello studio ALN Atelien Architecture (Nicola Martinoli e Luca Varesi) e dello Studio Adeline Rispal, che ha curato la progettazione scenografica del padiglione.
GERMANIA
Il tema della partecipazione teutonica è “Campi di idee”. Il Padiglione offre al visitatore un viaggio attraverso i paesaggi più fertili e floridi della Germania: si tratta di un percorso strutturato con idee e soluzioni che indagano le possibilità di una relazione con la natura più consapevole e rispettosa. È lo spazio espositivo più grande tra quelli presenti e si ispira ai campi agricoli, ai prati fioriti, trasponendoli nella sua architettura. A ogni visitatore verrà dato un apparecchio mobile, chiamato seedboard, con cui scoprire nuovi particolari in modo intelligente e interattivo mentre si cammina tra i percorsi riguardanti la terra, l’acqua, il clima e la biodiversità.
LETTONIA
Il tema scelto è “L’alveare della vita”. Per simboleggiare la posizione della Lettonia come uno dei leader mondiali in tema di innovazione ambientale, il Paese partecipa a Expo Milano 2015 con un padiglione dalla forma di un’enorme quercia. La struttura è costituita da uno spazio interattivo su due livelli che coinvolge tutti e cinque i sensi del visitatore. L’idea è ricreare un microcosmo degli ecosistemi lettoni a Milano. La quercia alla base del padiglione è un’ampia, robusta e sostenibile costruzione in legno progettata dai pluripremiati architetti lettoni dello studio MADE arhitekti.
LITUANIA
Il tema della partecipazione lituana è “Il pozzo della conoscenza: un futuro fatto di esperienza". L’intento del Paese è presentarsi ad Expo come Stato con una lunga tradizione in campo agricolo in grado, negli ultimi anni, di guardare al futuro attraverso l’uso di tecnologie innovative nel settore. Inoltre, nel 2015, la Lituania festeggia i 25 anni di indipendenza e gli 11 anni trascorsi dall’ingresso nell’Unione Europea. Un’occasione in più per celebrare i suoi prodotti di più alta qualità. Il concept preliminare del padiglione è stato ideato da un gruppo di giovani architetti di Kaunas ed è ispirato all’architettura minimalista: due edifici cubici uniti da una serie di passerelle comunicanti. L’idea è quella di ricordare una bilancia, rappresentazione della ricerca dell’equilibrio tra tradizione e innovazione.
MOLDOVA
Il tema di questo piccolo Paese dell’Europa orientale è “Splenda la luce - L’Energia del Sole, l’Energia della Terra, il Cibo per l’Umanità". Fin dai tempi antichi, grazie al suo clima particolarmente favorevole, la Moldova è stato un Paese agricolo tra i più ricchi e produttivi nel settore. L'obiettivo principale del padiglione moldavo a Expo è promuovere un approccio ecologico in tutto ciò che facciamo: come ci nutriamo, come otteniamo l'energia, il modo in cui viaggiamo e come viviamo. Il tema si rispecchierà in tutti gli elementi del padiglione moldavo. Lo studio Gorgona Architecture & Design, insieme all’artista Pavel Braila, ha realizzato il progetto, in cui tutto è modellato per ricordare le forme di una grande mela affettata, che vuole trasmettere ai visitatori l’idea di freschezza, gusto e tipicità.
PRINCIPATO DI MONACO
Il tema scelto dal piccolo ma ricchissimo Paese è "L'eccellenza solidale, nutrire il mondo in modo diverso". La partecipazione è incentrata sui temi della solidarietà e della condivisione, per mostrare come la prosperità guadagnata nei secoli possa essere usata come incentivo al miglioramento globale. Lo spazio espositivo nasce da un progetto dell’architetto italiano Enrico Pollini e si propone come uno spazio capace di incoraggiare il pubblico ad entrare da molti diversi punti d’accesso, riflettendo così sulle opportunità poste dall’ecologia, dal riciclo e dal riuso. Sul tetto in legno simile ai tendaggi d’emergenza un composto in sfagno, un muschio leggero e permeabile, consente la coltivazione di un orto di colture mediterranee. Sono presenti giardini verticali e un sistema di raccolta dell’acqua piovana. Il design interno, a cura dell’agenzia tedesca Facts and Fiction, farà fluire i visitatori in un tour libero scoprendo la gamma degli argomenti di sensibilizzazione proposti dalla Fondazione Alberto II di Monaco e dall’Istituto Oceanografico.
PAESI BASSI
Il tema per cui hanno optato i Paesi Bassi è “Condivisione, crescita, vita”. Il recinto del padiglione è pensato come un luogo di esperienze inaspettate e capaci di incuriosire divertendo. Lo spazio è progettato in collaborazione da Gielissen Interiors & Exhibitions, TOTEMS Amsterdam e DVP Europe Eventmarketing ed è stato pensato come un anti-padiglione, una sorta di luna park composto da una sequenza di spazi di dimensioni e colori differenti, ognuno capace di ospitare mostre ed eventi che costruiscano un percorso aperto e libero.
POLONIA
Il progetto del padiglione della Polonia è stato creato dallo studio 2PM del giovane architetto polacco Piotr Musiałowski. Attraverso la sua originalità e la sua forma particolare vuole rappresentare una risposta precisa al tema di Expo Milano: un solido rettangolare, la cui superficie esterna è delineata da scatole di legno. Tutto l'edificio sarà trattato come una scatola di grandi dimensioni (o uno scrigno) che nasconde all’interno i suoi "gioielli". Una delle attrazioni del padiglione è il suo giardino magico. Il design è legato a uno dei prodotti più esportati dell'agricoltura polacca: le mele. Dal giardino, i visitatori passano facilmente al successivo spazio espositivo, dove si trova l’installazione artistica di una mela gigante, che contiene un moderno, colorato bassorilievo pronto a svelare un'altra parte dell’esposizione.
REGNO UNITO
Il tema scelto dagli UK è "Coltivato in Gran Bretagna, condiviso globalmente". L’intenzione del Regno Unito è accrescere la consapevolezza globale circa l’impatto che la produzione e il consumo di cibo hanno sulla vita delle persone, ovunque nel mondo. Il Paese mostra ai visitatori del suo padiglione le novità e le innovazioni raggiunte in ogni anello della catena alimentare, dal seme al piatto, dal campo alla tavola. Il design è ispirato al ruolo unico che gli alveari hanno nel nostro ecosistema e rappresenta lo spirito della partecipazione a Expo Milano. L’abilità artistica di Wolfgang Buttress, il vincitore della competizione lanciata per scegliere l’architettura del padiglione, ha tradotto in termini progettuali la forza del design britannico. Responsabile della costruzione del padiglione sarà il team di ingegneri edili e costruttori, noti a livello internazionale, di Stage One e Rise.
REPUBBLICA CECA
Il tema scelto dal Paese è "Laboratorio di vita". La Repubblica Ceca si presenta a Expo come un Paese che ha una ricca tradizione nel campo della produzione agricola e alimentare, e nel contempo come leader mondiale in alcuni campi specifici. Vuole presentare l'esperienza e l’innovazione nella gestione delle risorse idriche e del loro uso. Quello della Repubblica Ceca non è solo uno spazio espositivo, ma anche un’esperienza che non finisce con Expo. La proposta vincente del giovane duo di architetti Chybík + Kristof, per realizzare il padiglione, usa moduli Koma che prevedono un sistema di costruzione progressivo. La sfida della riciclabilità dei materiali e dell'incorporazione della superficie d'acqua nella struttura è sfociata in un padiglione accattivante.
ROMANIA
Il tema scelto è “In armonia con la natura”. La Romania offre ai visitatori una complessa prospettiva delle caratteristiche del Paese, delle risorse e delle sue potenzialità. L’obiettivo è condividere l’essenza dello spirito rumeno, la coesistenza di biodiversità, potenziale dell’agricoltura, pratiche tradizionali, folklore, ospitalità. Il padiglione rumeno è un’interpretazione contemporanea di un villaggio tipico, in cui i visitatori sono invitati a informarsi sulla ricca cultura, le fonti di cibo naturali, le soluzioni ecologiche per uno sviluppo sostenibile.
SANTA SEDE
Il tema scelto è "Non solo Pane. Alla tavola di Dio con gli uomini". «Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio»: è da questa frase del Vangelo che si sviluppa il messaggio che la Santa Sede vuole trasmettere attraverso la sua partecipazione a Expo. Il cibo come valore primario nella vita degli uomini, da sempre oggetto di riti, simboli, racconti, calendari e regole ma anche strumento per conoscere la propria identità e costruire relazioni con il mondo.
SLOVACCHIA
Il tema scelto è “Il mondo in tasca”. La Slovacchia è un Paese variopinto e colorato che offre, in uno spazio ridotto, tutto ciò che si può desiderare. La sua partecipazione a Expo si fonda su due pilastri: la varietà storica, culturale, naturale, e la sinergia simbiotica dei diversi ambienti sociali, naturali e culturali. Progettato dall'architetto slovacco Karol Kállay, il padiglione della Slovacchia si ispira al concept creativo di "Slovacchia - Ricarica te stesso" ed è intriso dello spirito di un Paese che è ricco di risorse energetiche naturali, ma anche di vitalità, con un ricco patrimonio culturale, di tradizioni ed esperienze straordinarie da vivere.
SLOVENIA
Il tema scelto è "I feel SLOVENIA. Verde, attiva e sana". La Slovenia vuole portare a Expo tutto il fascino della sua immensa ricchezza naturale: la vastità della foresta, la ricchezza di laghi e corsi d’acqua, il fascino del mare e delle sue coste, le prosperità delle riserve naturali, la varietà di flora e fauna. Nel padiglione viene esemplificato il forte collegamento tra un ambiente sano e un cibo sano prodotto a livello locale con metodi che non pesano sull’ecosistema. La Slovenia vuole stimolare i sensi dei visitatori mettendo in mostra la sua diversità culinaria: nonostante un’estensione geografica relativamente piccola, nel Paese si trovano ben ventiquattro regioni gastronomiche. Il padiglione, caratterizzato da forme piramidali e collocato su una superficie geometricamente variegata, riflette la diversità di rilievi del territorio della Slovenia. La società SoNo Arhitekti è stata selezionata per la progettazione, mentre Lumar IG per la costruzione.
SPAGNA
Il tema scelto è “Coltivando il futuro”. I segreti del successo della filiera alimentare spagnola sono la combinazione fra tradizione e innovazione, il miglioramento nei processi distributivi, la presenza di una grande varietà di paesaggi, zone climatiche ed ecosistemi. L’eterogeneità del territorio rappresenta la pietra angolare della ricchezza culinaria spagnola. Il padiglione, disegnato dallo studio B720 Arquitectos guidato da Fermín Vázquez, è aperto, accogliente e invitante. Spazi esterni e interni si compenetrano, con una prevalenza di zone all’aria aperta in cui ci si può rilassare tra il patio degli aranci, il chiringuito e l’auditorium.
SVIZZERA
Il tema scelto è "Confooderatio Helvetica". La Svizzera, primo Paese ad aver aderito a Expo, riflette sulla scarsità delle risorse alimentari nel mondo: il suo padiglione è costituito da quattro torri colme di generi alimentari locali dai quali il visitatore potrà attingere. Ma c’è un limite alle risorse disponibili e superarlo significa privare gli altri visitatori delle stesse possibilità. Grazie alla modularità della struttura, mano a mano che le torri si svuotano il livello delle piattaforme su cui poggiano si abbassa, permettendo così al pubblico di visualizzare il proprio comportamento in relazione ai consumi. Il padiglione coniuga elementi industriali e tradizione e nasce da un progetto dello studio Netwerch GmbH Brugg. Mentre le torri, nella loro funzione di depositi, richiamano il mondo della tecnologia e delle macchine, la terrazza di legno e gli edifici con tetto a due spioventi alludono ai tradizionali paesini svizzeri.
UNGHERIA
Il tema scelto è “Dalla fonte più pura”. La filosofia con cui l’Ungheria partecipa a Expo è tesa all’interazione tra la salubrità del cibo, lo stile di vita sano, la garanzia di sicurezza alimentare insieme con la conservazione della biodiversità per le future generazioni. La volontà è quella di dimostrare che il modello di agricoltura rurale è eccellente per la sostenibilità e la qualità del cibo, che l’acqua è basilare per la vita e che il futuro dell’alimentazione giace nella ricerca scientifica e nei metodi biologici piuttosto che nella modificazione genetica. Il padiglione, il cui progetto selezionato tramite un concorso pubblico è a opera degli architetti Attila Ertsey, Ágnes Herczeg e Sándor Sárkány, riprende aspetti tipici del paesaggio ungherese. La zona centrale del Padiglione è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici.