Fino a 3.006 metri

4 aziende bergamasche a fianco del Politecnico per il miglior lancio di razzo

Grazie alle loro componenti meccaniche, il mezzo costruito dagli studenti del Politecnico, ha vinto la "European Rocketry Challenge"

4 aziende bergamasche a fianco del Politecnico per il miglior lancio di razzo
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Ci sono anche quattro aziende bergamasche tra quelle che, da tutta Italia, hanno supportato la Skyward experimental rocketry, associazione studentesca del Politecnico di Milano, nella creazione del razzo, Pyxis. Il razzo, che si è fermato a 3.006 metri, si è aggiudicato il primo premio alla "EuRoC-European Rocketry Challenge", importante competizione di respiro europeo che vede gruppi di studenti gareggiare nella realizzazione e nel lancio di razzi ad uso civile sempre più performanti.

I razzi sono interamente progettati, realizzati e testati dagli studenti, ma per la produzione sono necessari impianti e macchinari industriali. Qui, entrano in gioco anche le quattro aziende bergamasche.

Le 4 aziende bergamasche

All'Officina Cannarozzi di Osio Sotto è spettato l'importante compito di realizzare gli stampi in alluminio per creare la punta, il cono di coda e un cilindro che unisce le due parti della fusoliera. Dei particolari meccanici montati sul razzo, come gli aerofreni, usati per rallentare il razzo fino al raggiungimento della quota prestabilita, si è occupata la Gfm di Nembro. Dalla Val Seriana alla Bassa, è la Milani Mec di Fara Olivana a essersi occupata della playload, la struttura costituita dal satellite portato dal razzo fino alla quota fissata.

Non solo materiali, ma anche laboratori sono quelli messi a disposizione dalla Persico Marine, anche questa con sede a Nembro, che per il secondo anno consecutivo ha messo a disposizione il know-how e alcuni spazi all’interno dei quali gli studenti hanno potuto procedere alle fasi di laminazione dei componenti in composito.

Edoardo Nistri, studente che per l’edizione 2023 di EuRoC guiderà il reparto strutture del team Skyward dopo il passaggio di testimone da Matteo Colombo, sottolinea: «Cercando tra possibili aziende che potessero aiutarci nel nostro lavoro ci siamo imbattuti in alcune realtà della bergamasca davvero interessanti, certamente molto diverse tra loro ma dove abbiamo trovato disponibilità e una capacità di raccogliere con molta precisione le nostre richieste, spesso inconsuete per loro e per il settore industriale in cui operano. Le abbiamo cercate con attenzione, e le abbiamo trovate a Bergamo. Il loro supporto è stato determinante per permetterci di realizzare un prodotto performante e in grado di guadagnarsi la vittoria».

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