Aumento dei costi

A Bergamo il prezzo delle case è aumentato del 12,3% rispetto al 2023 (gli affitti +6,6%)

Secondo Immobiliare.it Insights, il prezzo medio è arrivato a quota 2.654 euro al mq. In provincia, invece, è di 1.483 euro al mq

A Bergamo il prezzo delle case è aumentato del 12,3% rispetto al 2023 (gli affitti +6,6%)
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A Bergamo città, nell'ultimo trimestre il prezzo di vendita degli immobili ha raggiunto la media di 2.654 euro al metro quadro, con un aumento del +12,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo stesso fenomeno incide sugli affitti, con i proprietari che chiedono agli inquilini, in media, 12 euro al metro quadro, con un incremento quindi del +6,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.

Non va tanto meglio in provincia, dove in media il prezzo di vendita si aggira sui 1.483 euro al metro quadro, con un aumento del +8,5 per cento rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. L'affitto, invece, è in media di 9,1 euro al metro quadro, con un incremento del +5,6 per cento rispetto al 2023. I dati arrivano dall'osservatorio Immobiliare.it Insights, società di Immobiliare.it specializzata in analisi di mercato e data intelligence.

L'accessibilità di single e coppie all'acquisto

L'analisi presenta anche un'altra serie di informazioni interessanti per il nostro territorio. L'osservatorio ha infatti stimato l'accessibilità dei single al mercato immobiliare in vendita nel capoluogo, attualmente pari al 14,7 per cento, con una diminuzione nell'ultimo trimestre del -1,8 per cento e rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso del -4 per cento. In provincia è del 44,7 per cento, con una diminuzione del -1,2 per cento nell'ultimo trimestre rispetto a quello precedente e del -8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.

Per quanto riguarda le coppie, l'accessibilità all'acquisto in città è pari al 50,3 per cento (-0,3 per cento nell'ultimo trimestre e -4,1 per cento rispetto a dodici mesi fa), in provincia all'80,1 per cento (-0,7 per cento nel trimestre, -4,4 per cento rispetto a un anno fa).

Le vendite in Lombardia

In Lombardia, invece, rimangono stabili sia i prezzi di vendita che i canoni di affitto nel terzo trimestre del 2024, frenando la corsa che li aveva visti crescere rispettivamente del 9,1 per cento e del 6,7 per cento negli ultimi dodici mesi. Comprare casa in regione costa, oggi, mediamente 2.729 euro al metro quadro, mentre per affittarla servono 18,2 euro al metro quadro.

Milano resta la città più cara in Lombardia (e in Italia), con i suoi 5.428 euro al metro quadro di media, seppur in calo del -0,3 per cento nell’ultimo trimestre, dopo l’aumento sia su base semestrale (+1,2 per cento), sia su base annuale (+2,4 per cento). La diminuzione più significativa dell’ultimo trimestre si verifica però in provincia di Mantova (-1,8 per cento), che è anche il territorio più economico per acquistare in regione (1.121 euro al emtro quadro di media).

Guardando invece alle zone che registrano un incremento dei prezzi nel trimestre, il più importante è quello del comune di Brescia, che sale del 4,1 per cento raggiungendo i 2.121 euro al metro quadro. Passando all’analisi di domanda e offerta, la richiesta cresce nella maggior parte delle aree lombarde nell’ultimo trimestre, con il +19,8 per cento della provincia di Sondrio a spiccare come valore più consistente. Tra gli abbassamenti, va rimarcato quello del comune di Cremona (-6,2 per cento), il più sostanzioso di tutta la regione.

A livello di stock, quasi ovunque viene rispettato il trend di decrescita regionale del trimestre, fatta eccezione per la provincia di Sondrio, dove invece l’offerta aumenta dell’1,4 per cento.

La situazione degli affitti

Come per le compravendite, anche per gli affitti la città di Milano rappresenta il territorio più oneroso in regione, con 22,4 euro al metro quadro di media. Anche in questo caso, però, si segnala una riduzione nel trimestre, pari al -1,2 per cento. In generale, quasi ovunque si nota una tendenza alla stabilità dei canoni negli ultimi tre mesi, con il picco positivo del +5,3 per cento del comune di Cremona e quello negativo del -1,9 per cento del comune di Mantova.

Il territorio in assoluto meno costoso per affittare è la provincia di Pavia, che si ferma a 7,6 euro al metro quadro nonostante un rialzo del +1,4 per cento negli ultimi tre mesi. Per quanto riguarda l’andamento della domanda di locazioni, si nota una certa omogeneità in tutta la regione, con incrementi diffusi tra i quali emerge il +55,3 per cento della provincia di Lodi. Tra le contrazioni, la più marcata è quella del comune di Lodi (-17,4 per cento), ma la richiesta diminuisce anche nelle province di Cremona (-2,9 per cento) e di Mantova (-1 per cento).

L’andamento dell’offerta è invece disomogeneo nel trimestre: se da un lato si osservano importanti accumuli in provincia di Sondrio (+35,4 per cento) e in quella di Varese (+13,4 per cento), dall’altro alcuni territori mostrano rilevanti contrazioni, con il traino rappresentato dal comune di Sondrio (-30 per cento) e da quello di Mantova (-22,1 per cento).

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