L'allarme

A rischio il futuro della Claypaky di Seriate: si vuole trasferire in Cina l’intera fase di sviluppo

I sindacati hanno incontrato la direzione dell'azienda: «Scelta grave e inaccettabile, che rischia di avere pesanti conseguenze occupazionali e sociali per il territorio»

A rischio il futuro della Claypaky di Seriate: si vuole trasferire in Cina l’intera fase di sviluppo

Si è svolto ieri (21 ottobre) un incontro tra la direzione di Claypaky – azienda che opera nel settore dei sistemi di illuminazione professionale con sede a Seriate -, le organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, insieme alla Rsu, che ha avuto a oggetto, oltre alla gestione del contratto di solidarietà, le strategie e gli sviluppi industriali a seguito dell’acquisizione da parte del gruppo cinese di Ek.

Le preoccupazioni per il sito di Seriate

L’azienda ha annunciato l’intenzione di voler riorganizzare l’area di Ricerca e Sviluppo, con l’obiettivo di trasformare Claypaky in un centro di innovazione, ma con il trasferimento dell’intera fase di sviluppo prodotto negli stabilimenti cinesi del gruppo.

Per quanto riguarda l’area produttiva, la direzione avrebbe dichiarato che, una volta esauriti i volumi richiesti per i prodotti fatti a Seriate, non verranno assegnati nuovi progetti e nuovi prodotti al sito, destinando la futura produzione agli stabilimenti cinesi, con evidenti ricadute occupazioni nell’imminente futuro.

La rabbia dei sindacati

Per Giuseppe Biundo (Fim Cisl) e Giuseppe Lupoli (Fiom Cgil) «si tratta di una scelta grave e inaccettabile, che rischia di avere pesanti conseguenze occupazionali e sociali per il territorio. Sono mesi che chiediamo un piano industriale credibile, che salvaguardi struttura produttiva e livelli occupazionali. L’azienda ha finalmente gettato la maschera sulle reali intenzioni: fare di Claypaky un centro di innovazione e procedere a smantellare l’area produttiva e le funzioni a essa correlate».

I sindacalisti continuano: «Stiamo valutando quindi di mobilitarci, anche in considerazione del confronto tra la direzione Claypaky e il Ceo di Ek, Raymond Chen, che si terra a metà novembre, per essere coinvolti nella discussione, e chiedere garanzie sul futuro del sito di Seriate, l’assegnazione di nuovi prodotti, la difesa dell’occupazione».