Affitti e acquisti di case in montagna: il mercato tira, anche grazie al Covid
Le agenzie immobiliari segnalano un’impennata degli affari dal lockdown in poi
Le maggiori occasioni di contagio ci sono in città, per la normale densità di attività e popolazione. E per fare una scampagnata il confine regionale è diventata una discriminante in precedenza non considerata. In più si può lavorare da casa in maniera massiccia, il cosiddetto smartworking (o lavoro agile), agognato per anni e adesso diventato, in parecchi casi, obbligatorio. Così, dal lockdown della scorsa primavera in poi, le agenzie immobiliari segnalano un vero boom di acquisti di case in vendite di anni, o di affitti a lungo termine, nelle valli bergamasche. Ne parla oggi L’Eco di Bergamo.
Val Cavallina sugli scudi. Ormai poca l’offerta di case in Val Cavallina, cioè Lago di Endine e dintorni: qui la rinascita immobiliare va avanti già da un paio d’anni e non sembra fermarsi. Non solo milanesi, ma anche tanti bergamaschi della Bassa: «I prezzi sono bassi, seppur destinati a rialzarsi: c’è scarsità di immobili – spiega Fiorenzo Cortesi, titolare dell’Immobiliare Cortesi di Casazza, a L’Eco -. Il lockdown ha inciso, s’è riscoperto il valore degli spazi ampi, della natura».
Bene la Val Brembana. Dopo il lockdown, a Carona e dintorni, è cambiato il target: è aumentata la richiesta di case per abitarci, abitazioni unifamiliari, non solo per la vacanza. Ma comunque la dinamicità del mercato è una realtà già da prima della pandemia, visti i prezzi abbordabili.
Val Seriana. L’estate, è stato già detto, è andata benissimo sulle nostre montagne: si è riscoperto il turismo a kim zero. La sorpresa, però, negli ultimi giorni, con i segnali di un nuovo lockdown in avvicinamento. «Abbiamo avuto veramente tantissimi contatti - spiega Evelyn Sozzi dell’omonima agenzia di gestioni immobiliari di Clusone, - gente fortemente motivata alla ricerca di appartamenti o villette, tutti per affitti di 4/5/6 mesi. Si cercano spazi all’interno della regione e a pochi chilometri dalle città».