La nuova sede di Confindustria

Alla scoperta della cattedrale degli industriali bergamaschi (c'è pure una saletta yoga)

Bella, ricercata e funzionale. 5600 mq ad alta efficienza energetica. Tutta bianca, con una parete coperta di licheni norvegesi

Alla scoperta della cattedrale degli industriali bergamaschi (c'è pure una saletta yoga)
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di Wainer Preda

Il logo con l’aquila stilizzata e la scritta bianca li vedi da lontano. Recitano “Confindustria Bergamo”. Risaltano su quella parete immensa, che chiamano Kilometro Rosso. Poco più avanti, lungo il muro, si apre uno slargo. Sotto l’occhio vigile di guardie dall’aspetto truce, le hostess ti controllano i documenti, il Green Pass. Poi la febbre. Altri due sbarramenti, pass qr code e metal detector, e infine puoi visitare la nuova “cattedrale” degli industriali.

È un edificio di quattro piani più sotterraneo. Lo ha progettato l’architetto Riccardo Minelli. Tutto bianco, quasi un ossimoro per un’associazione che dell’olio e del grasso delle fabbriche aveva fatto epopea. Sarà che i tempi sono cambiati. Lo capisci anche dal nome della sede: “Evolve”. Ma chissà se si legge all’italiana, all’inglese o entrambi.

Superati i tornelli d’ingresso, tiri un sospiro di sollievo. Perché già arrivare al parco tecnologico di bombasseiana visione non è comodissimo. Si trova a pochi chilometri da Bergamo, ma per raggiungerlo sono spesso code. Tuttavia gli industriali sostengono che questa scelta è stata fatta per «una volontà di cambiamento e di futuro, di uscire dalle ville e dalle loro stanze affrescate». Non che in via Camozzi ci fossero opere di Michelangelo o dimore palladiane, per carità. Ma tant’è, nel libro Industriosa Natura, che ambisce a rendere filosofico l’intero processo, si parla di «idea di innovazione, relazioni spaziali aperte, mescolare le specializzazioni».

Proveranno a farlo attraverso questa sede, nuova di zecca. Che nel sotterraneo ospita un parcheggio per 73 auto, 12 moto e 120 biciclette. Che al piano successivo ha un foyer da teatro e un auditorium da 250 posti. Con un megaschermo a tutta parete che richiama il quartier generale di Jurassic Park. Hollywoodiano, si direbbe. Fa il paio con la parete verde, alta una ventina di metri e fatta di licheni norvegesi, che attraversa tutti i quattro piani dell’edificio, fino agli ampi lucernari.

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Al pianterreno ci sono l’ingresso, l’atrio, le sale riunioni e la sala stampa. Al primo piano gli uffici per i funzionari e gli associati, diversi salottini, postazioni di lavoro e le “club house”, sale per incontri informali. Al piano superiore trovi invece le stanze di rappresentanza, gli uffici direttivi e un’enorme sala riunioni, dotata di ogni diavoleria tecnologia, audio, video e non solo. Un esempio: lasciando il cellulare sul tavolo, i sensori a led lo ricaricano in automatico. Una grande vetrata fa da parete esterna. Come fosse il ponte di comando di una nave, il piano direzionale sporge a sbalzo dal resto dell’edificio.

Alla realizzazione hanno lavorato il general contractor Impresa Percassi (gruppo Costim), Archilabs, Avalon Real Estate, Ets e Bravo Solution-Jagger. E altre cinquanta imprese nelle diverse fasi. La prima pietra è stata posata nel 2017. La consegna nel 2019. L’inaugurazione la settimana scorsa: 22 mesi in ritardo, causa Covid.

Inutile dire che la sede è ad alta efficienza energetica. L’edificio è certificato Leed Platinum, ovvero massimo comfort e compatibilità ambientale. Dentro ci sono enormi vetrate per sfruttare la luce naturale. Persino le ringhiere delle scale sono in vetro. Così come gli uffici e le pareti delle salette. Tutto trasparente. Una scelta di metodo e di merito, spiegano gli industriali. Anche se gli uffici del presidente e del direttore generale restano off limits, dietro spesse porte di legno. Gli steward giurano che comunque sono piccoli e identici a quelli degli altri funzionari. Tanto, chi controlla.

Il resto è open space, spazi aperti per favorire contatti e circolazione delle idee. In tutto ci lavorano 140 addetti. Che sommati ai corsisti e visitatori possono arrivare a 500. A loro disposizione anche una cucina attrezzata, sala giochi con calciobalilla, e una saletta yoga, per la meditazione psicofisica.

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