Allarme Adiconsum: «Chiamano ottantenni con bollette da pagare fino a 2.000 euro»

Allarme aumenti in bolletta in Bergamasca. A lanciarlo è oggi (martedì 23 gennaio) Adiconsum, che è stata praticamente sommersa di chiamate, in particolare da parte di anziani, ai quali sono stati chiesti importi fino a duemila euro.

Praticamente oltre il sessanta per cento in più, per degli aumenti di tariffa che, a loro dire, non sarebbero mai stati comunicati e le società avrebbero modificato unilateralmente.

Bollette italiane tra le più care in Ue

L'associazione ha fatto presente che in Italia abbiamo costi particolarmente alti, con circa il quaranta per cento di tasse sui consumi. Dal 2024 ritornano le accise e l’Iva al 22 per cento, che faranno lievitare ulteriormente le bollette in un periodo in cui si fa largo uso di energia. Secondo una recente indagine condotta dall'Istituto di ricerca europeo Eurostat, il nostro Paese infatti ha le bollette più care tra quelle dell'Unione europea. Un triste primato, che coinvolge purtroppo sia gli utenti privati che le aziende, con le tariffe variabili applicate dopo la scadenza del blocco, disposto dal governo Draghi da giugno 2023.

Modifiche unilaterali e prezzi esagerati

«Le società – ha detto Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo - sostengono di aver dato comunicazione del nuovo contratto e del nuovo prezzo tramite e-mail o lettera ai propri clienti, comunicazioni che gli stessi clienti a noi dichiarano di non aver mai ricevuto. Nel mese corrente sta arrivando la bolletta del gas relativa a novembre e dicembre e siamo subissati di chiamate di persone, soprattutto pensionati in difficoltà economica».

L'associazione sta verificando prezzi applicati che vanno da 1,60 fino a 2,59 euro al metro cubo: «Un vero ladrocinio, perpetrato ai danni di persone fragili: sono soprattutto persone over 80 che ci stanno chiamando, chiedendo aiuto in quanto hanno ricevuto bollette di importi che vanno da ottocento a duemila euro, in presenza di consumi analoghi all’anno prima, ma con importi ben più bassi. Le bollette risultano così lievitate oltre il sessanta per cento, rispetto all’anno precedente, con contratti rinnovati senza che il cliente se ne sia accorto».

Chiesto un limite agli aumenti tariffari

Molti di questi clienti dovranno rientrare, dal 10 gennaio, per il gas nel mercato di maggior tutela, ma ora si ritrovano a fare i conti e chiedere di pagare a rate.
«Ci voleva un'informativa più chiara – ha continuato Busi - che evidenziasse in modo trasparente gli aumenti che le società del mercato libero, in modo unilaterale, stavano proponendo al fine di allertare il cliente sul da farsi. Spiace ricordare che proprio la società che aveva praticamente il monopolio del mercato stia maltrattando i propri clienti storici».

Purtroppo, non è previsto dall’Autorità che i clienti, soprattutto i più vulnerabili, siano avvisati delle proposte di cambio tariffario alla scadenza di quello in essere, almeno con raccomandate con ricevuta di ritorno. Ma il fatto più grave, per Adiconsum, è che nel mercato libero «si possano aumentare le tariffe in modo esagerato, senza che ci siano limiti imposti dall’Autorità. Ecco perché la sollecitiamo, insieme ai politici, a stabilire norme di contenimento negli aumenti tariffari proposti, a difesa di consumatori già oltremodo tartassati».