Alta adesione in Bergamasca allo sciopero dei metalmeccanici: «Ripartano le trattative»
Le percentuali nelle più importanti aziende del territorio oscillano tra il 70 e il 90 per cento, in Tenaris linee ferme. Il commento di Fiom Cgil
Alta l’adesione in tutta la Bergamasca allo sciopero di oggi (mercoledì 15 gennaio) per il rinnovo del contratto collettivo nazionale Federmeccanica-Assistal. I metalmeccanici lombardi hanno incrociato le braccia per quattro ore, e hanno svolto un presidio davanti alla sede di Assolombarda a Milano.
La protesta per il blocco delle trattative
Lo sciopero è stato organizzato dopo il blocco delle trattative avvenuto a novembre. «Federmeccanica-Assistal ha respinto molte delle richieste dei lavoratori, approvate democraticamente, proponendo invece una contro-piattaforma considerata inaccettabile - ha dichiarato la Fiom Cgil -. La situazione si è aggravata a dicembre, quando le aziende hanno diffuso le loro proposte senza coinvolgere i sindacati». Lo sciopero di oggi fa parte di un pacchetto di otto ore deciso da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, e segue ad altre quattro ore di mobilitazione che, in provincia di Bergamo, si erano svolte lo scorso 11 dicembre».
«Lavoratrici e lavoratori hanno risposto ancora una volta positivamente alla mobilitazione - ha commentato il segretario della Fiom Cgil Andrea Agazzi - dimostrando quanto è urgente ottenere un contratto che recuperi la perdita di potere d’acquisto del salario dovuta all’inflazione, e che stabilisca un quadro normativo che tuteli i loro diritti e i loro interessi. Noi siamo pronti a riaprire le trattative, chiediamo a Federmeccanica-Assistal di tornare al tavolo con un atteggiamento più costruttivo di quello avuto finora».
Alte percentuali di adesione
L'adesione in Bergamasca, per quanto riguarda il settore della produzione, è stata alla Cms del 75 per cento, alla Evoca dell'80 per cento, alla Abb del 90 per cento, alla Omefa del 70 per cento, alla Clay Packy del 90 per cento, alla Olvan del 70 per cento, alla Rulmeca dell'80 per cento. Alla Marcegaglia è risultatata invece dell'80 per cento, alla Brembo auto del 75 per cento, alla Rono Almenno del 90 per cento, alla Simi del 70 per cento. Alla Tenaris Dalmine è stata invece dell'85 per cento con le linee ferme, infine alla Itema del 90 per cento.
Era ora, però adesso tenete duro, non accontentatevi della mancetta, create + ricchezza dei politici con il vostro sacrificio