La risposta

Amazon: «Ciò che dichiara Filt-Cgil non corrisponde a verità»

Dopo lo sciopero indetto al centro logistico di Cividate, arriva la replica punto su punto dell’azienda

Amazon: «Ciò che dichiara Filt-Cgil non corrisponde a verità»
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Dopo lo sciopero indetto dalla Filt-Cgil al centro logistico Amazon di Cividate, è arrivata la replica punto su punto dell'azienda:

«Ciò che dichiara Filt-Cgil non corrisponde a verità – si legge nel comunicato -: non c’è alcuna volontà di impedire lo svolgimento dell’assemblea. In Amazon rispettiamo l’esercizio dei diritti sindacali da parte dei lavoratori e da parte delle rappresentanze, mantenendo altresì un dialogo assiduo e regolare con le organizzazioni sindacali. Già dalla scorsa settimana abbiamo richiesto alla Filt-Cgil di rinviare alla prossima settimana l’assembla indetta per oggi. Di fatto l’unica ragione è la concomitanza con la settimana del Prime Day, la cui data era stata già comunicata il 22 maggio nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali svoltosi presso il centro di distribuzione di Cividate al Piano».

L'assemblea all'esterno del centro logistico

Niente classifiche tra dipendenti

Riguardo agli altri punti riportati nel comunicato di Filt-Cgil, Amazon intende sottolinea: «Siamo orgogliosi delle condizioni di lavoro che offriamo nei nostri magazzini e manteniamo un dialogo aperto con le organizzazioni sindacali stipulanti il Ccnl applicato, per raccogliere per il loro tramite le istanze dei lavoratori e migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro. Amazon non supporta la creazione di alcuna classifica tra i dipendenti in base alla velocità. Non generiamo classifiche dei lavoratori come peraltro si evince anche dalla dichiarazione Cgil, che parla appunto di messaggi».

Gli strumenti di gestione della produzione e organizzazione del lavoro presenti a Cividate al Piano sono stati autorizzati dall’Ispettorato del Lavoro «in quanto necessari per gestire l’operatività del sito – prosegue il comunicato - e vengono utilizzati nel pieno rispetto di tali autorizzazioni. Qualsiasi dato generato in questo processo viene utilizzato per garantire che ogni dipendente possa svolgere il proprio lavoro e che i nostri clienti ricevano consegne precise e puntuali.

Il magazzino automatizzato

Obiettivi di produttività

I sistemi in uso, tra cui “Nike”, sono oggetto di autorizzazione e consentono di verificare, come da autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro: i bilanciamenti e i rispettivi flussi delle singole stazioni di lavoro in funzione dei tempi di produzione delle linee: «Come la maggior parte delle aziende, abbiamo determinate aspettative riguardo alle prestazioni dei collaboratori queste aspettative sono perseguite fissando obiettivi di produttività in modo oggettivo».

Videosorveglianza

«Tutte le telecamere presenti nel magazzino di Cividate sono state approvate dall’ispettorato territoriale di Bergamo – aggiunge l’azienda -. Quanto dichiarato da Filt-Cgil è una ricostruzione non corrispondente al vero. Ciò che si vede nella fotografia pubblicata è l’immagine di una telecamera di sicurezza che inquadra un nastro trasportatore sul quale due lavoratori del team di manutenzione stanno effettuando un intervento. I manutentori sono in contatto con altri colleghi per un supporto da remoto».

Distribuzione del lavoro

Le attività vengono assegnate ai lavoratori sulla base di un sistema di rotazione delle mansioni che tiene in considerazione l’esperienza lavorativa, le abilitazioni ottenute e le attività svolte in un determinato arco di tempo, al fine di bilanciare al meglio i carichi di lavoro.

Controlli

«All’uscita dei nostri magazzini sono previsti controlli a tutela dei prodotti custoditi all’interno mediante metal detector, come avviene nella maggior parte degli esercizi commerciali. I controlli vengono effettuati esclusivamente sugli oggetti, non viene effettuata alcun tipo di perquisizione personale. Inoltre Amazon comunica ai propri dipendenti regole e raccomandazioni circa gli oggetti che è consentito portare all’interno del magazzino; per i lavoratori che rispettano tali regole, i controlli in uscita non superano in totale il tempo massimo di un minuto», conclude l’azienda.

Commenti
Ford

Certo, togliamo la sorveglianza, togliamo la pressione, tanto di diritti in Italia non ce ne è mai abbastanza, torniamo a lavorare come nel 1980, produciamo con tutta la calma del mondo, mettiamoci il venerdì notte e il sabato in malattia, stiamo mezz'oretta in bagno ogni 3 ore e tutti in ferie ad Agosto mi raccomando :) Poi quando le multinazionali si spostano da cinesi e indiani che non fanno manco le pause pranzo e costano un decimo di noi mi raccomando, tutti a protestare coi cartelli con le falci e i martelli e a piangere che non avete più un lavoro perché le aziende sono tanto cattive 😂

AlexAllibito

Rettifico l'ultimo commento che é stato spezzato per una digitazione errata. Dalle standing ovation dei manager in avanti, parlavo di Amazon. Non dell'ispettorato.

AlexAllibito

Sarebbe inoltre da chiedersi e verificare che diavolo stiano facendo all'ispettorato, se effettivamente il loro lavoro secondo le norme vigenti oppure, magari dietro pressioni politiche... Le fanno ancora le standing ovation fini a se stesse ai nuovi dirigenti? I comunicati pienj di belle parole, unicorni ed arcobaleni quando la realtà é sfruttamento, contratti a somministrazione e controllo orwelliano sui dipendenti a quanto pare sono ancora molto in auge. Che possa qualcuno fregargli tutto con un malware distribuito sull'intera loro infrastruttura. Sarebbe un favore al mondo intero!

AlexAllibito

Amazon é ciò di più mortificante e svilente che stabilirà lo standard per essere competitivi sul mercato. Ditemi voi se la gente deve sputare sangue senza imparare mai un vero mestiere servendo delle macchine in stile distopia orwelliana, tutto per permettere al pelato di giocare con le sue astronavi di forma fallica ed agli shareholder di arricchirsi schifosamente... Tutto a spese della piccola e medio impresa e del tessuto socioeconomico.

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