Amazon di Cividate, i lavoratori in assemblea (all'aperto) proclamano 24 ore di sciopero
I dipendenti, costretti a riunirsi all'esterno dell’azienda dopo che la stessa aveva negato gli spazi interni, incrociano le braccia fino alle 6 del 18 luglio
La prima delle tre assemblee previste per ieri, martedì 16 luglio, fra i lavoratori del magazzino Amazon di Cividate si è tenuta all’aperto per «l’indisponibilità della direzione di fornire uno spazio adeguato», come denuncia la Filt-Cgil.
Nel corso dell'assemblea, i lavoratori hanno dato mandato al sindacato di proclamare uno sciopero che si terrà per tutta la giornata di oggi, dalle 6 del mattino, e fino alla stessa ora di domani (18 luglio).
«I manager della direzione operativa hanno minacciato i lavoratori ipotizzando lettere di richiamo e sanzioni disciplinari per chi avesse partecipato all’assemblea. Così ci hanno riferito i presenti - ha dichiarato Pierluigi Costelli della segreteria provinciale della Filt-Cgil di Bergamo -. L’azienda ha tentato di ostacolare lo svolgimento delle assemblee, ma non ci è riuscita, e domani sarà sciopero per l’intera giornata. Torniamo a chiedere che si apra un confronto sulle numerose criticità riscontrate nel magazzino, sulle quali da mesi chiediamo spiegazioni, invano».
Le criticità esercitate con particolare severità
Nella pec inviata dalla direzione del magazzino al sindacato ieri si leggeva: «Non siamo in grado di riscontrare positivamente la vostra comunicazione (di tenere un’assemblea, ndr) per esigenze produttive derivanti dall’aumento di volumi che si attesterà nella settimana dal 14 al 20 luglio (…) a seguito della campagna sconti "prime days"». Questo nuovo scontro giunge in una fase delicata, che ha visto l'avvio di uno stato di agitazione a seguito della denuncia da parte del sindacato di una serie di irregolarità riscontrate nel sito di Cividate.
Si tratta di criticità legate al controllo che Amazon esercita - pare con particolare severità in questo magazzino - sui singoli lavoratori, tramite telecamere e login, modalità che il sindacato ha definito come «pratiche contrarie alle prescrizioni dell’Ispettorato del Lavoro». Ma anche a seguito del rifiuto dell’azienda di effettuare gli esami congiunti dei turni di lavoro previsti dal Ccnl e di affrontare la tematica relativa alle malattie causate dalle attività lavorative, effettuando soltanto un incontro all'anno con gli Rls.
A Cividate lavorano oltre mille persone, più molte con contratto di somministrazione. Dai messaggi analizzati dal sindacato «risulta chiaro che viene esercitato un controllo a distanza individuale tramite login: eppure questa pratica è in chiaro contrasto con la ratio di quanto previsto dall'Ispettorato del lavoro». Nel sito di Cividate sono attive 46 telecamere esterne e 437 telecamere interne. «In uno scatto ottenuto dalla Filt dall’interno del magazzino in cui si vede la sala monitor, si osserva chiaramente come una delle telecamere interne sia puntata direttamente su due lavoratori all’opera».