Resoconto di Confai Bergamo

Annata agraria bergamasca: lieve crescita del fatturato penalizzata dai rincari energetici

Il fatturato lordo dell'agricoltura in provincia è pari a 25 milioni, ma si tratterebbe di un mero rimbalzo tecnico di poco superiore al 4%

Annata agraria bergamasca: lieve crescita del fatturato penalizzata dai rincari energetici
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La leggera crescita del fatturato agricolo in provincia di Bergamo è stata di fatto annullata dall’aumento dei costi di produzioni, in particolare dall'incremento dei prezzi dell’energia.

È la sintesi che emerge dal resoconto diffuso dall'Ufficio economico di Confai Bergamo, riguardante l'annata agraria che si è appena conclusa. «Benché si siano manifestati nell'ultimo trimestre del 2021 alcuni timidi segnali di ripresa - commenta Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia -, nel complesso l'agricoltura bergamasca ha sperimentato una serie di difficoltà oggettive».

Il rincaro energetico ha colpito duramente i bilanci delle imprese agricole e agromeccaniche, i cui costi di produzione sono cresciuti a un ritmo di molto superiore rispetto all'incremento dei prezzi dei beni e servizi agricoli venduti. Eloquente è il dato che riguarda la crescita contenuta dell'indice dei prezzi agroalimentari, che si attesta intorno all'1,8 per cento su base annua, circa la metà del tasso medio d’inflazione.

«Oltre all'incremento del prezzo del gasolio – aggiunge il direttore di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -, si sono registrati balzi in avanti di una serie di fattori di produzione essenziali per il settore primario, tra cui alcune categorie di fertilizzanti, con prezzi cresciuti anche dell'80 per cento a causa del rincaro del costo del gas, impiegato nei processi di produzione».

I rincari energetici hanno avuto un impatto su diversi comparti: dalla zootecnia (aumento del costo di essiccazione dei foraggi) all'ortoflorovivaismo (costi ormai proibitivi di riscaldamento delle serre), fino all'intera filiera dell'agricoltura multifunzionale legata alla vendita diretta, nella quale il caro energia ha inciso anche sui costi degli imballaggi. «Se il fatturato lordo dell'agricoltura bergamasca appare formalmente in leggera crescita, per un totale di 25 milioni di euro - fa notare Cattaneo -, possiamo dire di trovarci di fronte ad un mero rimbalzo tecnico di poco superiore al 4 per cento».

L'agricoltura bergamasca e lombarda hanno poi pagato i danni causati dalla progressiva tropicalizzazione del clima. Un dato positivo riguarda però la tenuta delle aziende guidate da giovani. Come evidenziato in un rapporto della Regione Lombardia, i progetti d’insediamento di giovani agricoltori presentati in provincia di Bergamo nell’ultimo quinquennio sono stati oltre un quinto del totale regionale: una proporzione che consacra l'agricoltura bergamasca al primo posto in termini di impegno dei giovani in agricoltura, seguita immediatamente dalla provincia di Brescia.

«L'auspicio è che la ben nota resilienza dei nostri imprenditori - conclude il presidente Bolis - possa trovare nelle istituzioni un adeguato supporto nei prossimi mesi, con l'obiettivo della riattivazione di un piano anticiclico di ripresa e di investimenti in vista della nuova Pac 2023-2027».

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