I dettagli

Approvato il bilancio 2023 di Uniacque: utile di oltre 4,6 milioni di euro

Diminuiti i volumi venduti (-4,1 per cento) grazie al contenimento dei consumi idrici. Previsti più di 350 milioni per il piano regolatorio

Approvato il bilancio 2023 di Uniacque: utile di oltre 4,6 milioni di euro
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Approvato dall’Assemblea dei soci Uniacque, lo scorso pomeriggio (martedì 30 aprile) alla Fiera di Bergamo, il bilancio 2023. Il valore della produzione si attesta a 123 milioni e 512.126 euro, per la quasi totalità frutto del servizio idrico. L’utile netto di esercizio è pari a 4 milioni e 636.976 euro, mentre l’Ebitda è pari a 23 milioni e 385 mila euro.

Un bilancio in attivo, risultato per la società della strategia adottata nel corso di questi anni, che ha consentito al gestore del servizio idrico integrato provinciale di modificare la situazione storica aziendale, rendendo due fattori di criticità, l’emergenza energetica e la crisi idrica, elementi di crescita e visione strategica.

Ridotti consumi e costi

L’azienda evidenzia in bilancio la diminuzione dei volumi venduti del 4,1 per cento rispetto al 2022, dovuta anche alla campagna di sensibilizzazione attuata per il contenimento dei consumi idrici, la riduzione del costo di acquisto dell’energia elettrica di circa nove milioni di euro e la premialità di circa 1,7 milioni di euro (per il biennio 2020 – 2021) da parte di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente: il premio economico sarà reinvestito sul territorio, per migliorare sempre di più le infrastrutture e la gestione del servizio.

Un altro dato rilevante è la riduzione del dieci per cento del consumo energetico rispetto al 2022: una diminuzione resa possibile dagli interventi ultimati di efficientamento energetico su alcuni tra i maggiori impianti di depurazione gestiti (Boltiere, Cologno al Serio, Costa Volpino, Covo e Lurano) e dall’introduzione di un nuovo sistema performante di fornitura di aria al bacino ossidativo del depuratore di Ranica, che ha permesso lo spegnimento di apparecchiature che consumavano significative quantità di energia.

Le opere di sistemazione e ammodernamento

Prosegue inoltre la realizzazione delle opere previste dal piano degli interventi del piano d’ambito, così come quelle dei tre interventi straordinari finanziati in parte con fondi europei e in parte con la tariffa (circa novanta milioni di euro l’ammontare complessivo). Si tratta del rifacimento dell’adduttrice di Algua e la realizzazione di un nuovo serbatoio di compenso nella località Ventolosa a Villa d’Almè, con l’ ammodernamento di uno degli acquedotti più importanti di Bergamo, che soddisfa quasi il quaranta per cento del fabbisogno idrico della città e di buona parte dell’hinterland.

C'è poi il risanamento di parte delle reti idriche bergamasche, che incrementando l’efficienza delle reti di distribuzione dell’acquedotto situate nell’Ato di Bergamo ridurrà le perdite, grazie anche all’adozione di strumenti innovativi e alla digitalizzazione dei processi, ma è in corso anche l’ammodernamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Bergamo. Un investimento di circa trenta milioni di euro, finanziato per quindici milioni dalle risorse del Pnrr, che adeguerà l'impianto allo sviluppo del territorio.

Gli investimenti previsti nel prossimo periodo regolatorio (2024-2029) sono pari a 352 milioni di euro: cifre che porteranno il dato pro capite di investimenti a 57,5 euro per abitante.

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