Previsioni Ascom

Arrivano i saldi invernali: spesa stimata di 145 euro a persona. Ecco le linee guida

La "caccia" ai capi scontati partirà venerdì 5 gennaio: una spesa complessiva stimata di 116 milioni e 800 mila euro

Arrivano i saldi invernali: spesa stimata di 145 euro a persona. Ecco le linee guida
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I saldi sono alle porte: a Bergamo partiranno venerdì 5 gennaio. Il fine settimana sarà dunque il primo banco di prova per gli acquisti scontati di capi invernali: le previsioni di spesa di Ascom Confcommercio fanno ben sperare, con 145 euro a persona (erano 139 nel 2023) che in media verranno spesi sul nostro territorio. Un rialzo di sei euro dunque, che purtroppo non basterà ad assorbire l'inflazione.

Stando alle previsioni di Ascom, sono oltre 350 mila le famiglie che acquisteranno in saldo, con oltre 805 mila bergamaschi che si dedicheranno alla "caccia" ai capi scontati. La spesa complessiva stimata è di 116 milioni e 800 mila euro. Il 72,5 per cento farà qualche acquisto in saldo in Bergamasca, percentuale superiore a quella nazionale (pari al 61,7 per cento).

«Mai come quest'anno i saldi hanno un valore fondamentale per la tenuta del sistema del commercio tradizionale - spiega il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini -. Veniamo da una stagione difficile. Anche se non si riusciranno a recuperare i margini persi negli ultimi mesi, la maggioranza dei piccoli imprenditori attende i saldi per sostenere le vendite e riallestire i negozi con le nuove collezioni moda e fare acquisti per la nuova stagione».

Linee guida agli acquisti per i saldi

Come già accaduto con i saldi estivi, a garanzia di chi acquista ci sono le ulteriori tutele del nuovo Codice del consumo. In particolare, l'obbligo di indicare il prezzo praticato nei trenta giorni antecedenti l'avvio degli sconti, con il rischio di sanzioni fino a 3.098 euro. Sui saldi invernali restano, tuttavia, delle zone d'ombra denunciate da Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale Federmoda, che punta il dito contro la pratica dei pre-saldi e con gli sconti tutto l'anno.

«Una consuetudine purtroppo consolidata, che è bene ricordare quanto sia completamente fuori norma - ha spiegato -. Sconti e saldi non andrebbero mai anticipati. Questi contribuiscono a creare una gran confusione nei consumatori e un’importante disparità tra i commercianti che li applicano e i commercianti che non li applicano perché non sostenibili. I saldi devono essere visti come un elemento per rilanciare i consumi, ma devono essere saldi veri e di fine stagione, senza continue promozioni e pratiche illecite e scorrette».

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio hanno ricordato alcuni principi di base:

  • I cambi sono generalmente a discrezione del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  • Non c'è obbligo di prova dei capi: è rimesso a discrezionalità del negoziante.
  • Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless (ovvero senza contanti).
  • I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  • Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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