Aste immobiliari, in Bergamasca sono 3.209. Siamo la sesta provincia in Italia
Delle oltre tremila aste ben 103 hanno riguardato cantieri
La Bergamasca è la terza provincia lombarda, dopo Milano e Pavia, e la sesta in Italia per numero d’immobili messi all’asta. A rendere noto il dato è il Centro studi AstaSy analytics di NPLs RE_Solutions che, ogni anno, analizza il settore pubblicando un proprio report.
Nel dettaglio, sono state 3.209 le aste pubblicate lo scorso anno nella nostra provincia, corrispondenti ad altrettanti immobili, e di queste ben 103 riguardavano cantieri. Si tratta di 1.841 aste da pignoramenti, 1.321 aste fallimentari e 47 derivano invece da altre procedure, come per esempio eredità giacenti.
«La particolare situazione di Bergamo è ancora condizionata dalla crisi che colpì il settore immobiliare e dei mutui nel 2008 - specifica Mirko Frigerio, vicepresidente NPLs RE_Solutions -. Nonostante siano passati diversi anni, i lunghi tempi della giustizia e la lenta ripresa economica, condizionata poi dalla pandemia, hanno inasprito una situazione già difficile in partenza. Colpisce soprattutto il dato sui cantieri: non stiamo più parlando di famiglie che non riescono a pagare il mutuo, ma di vere e proprie società e imprese edili che falliscono senza portare a termine i lavori. Da diversi anni rileviamo che i Comuni con il maggior numero di immobili all’asta sono quelli su cui scorre le Brebemi, che paga lo scotto di essere nata 15 anni dopo la sua concezione su carta e in un periodo già di crisi dell'immobile».
Il quadro italiano
Su scala nazionale nel 2021 le unità immobiliari oggetto di asta sono state 126.083 (345 al giorno), per un controvalore pari a 18.738.413.549 euro e con offerte minime pari a 14.053.810.161 euro. Il totale delle case messe all’asta è cresciuto dell’8,10 per cento rispetto al 2020, ma è diminuito del 38,38 per cento rispetto al periodo pre-Covid.
Dei 126.083 immobili in asta, oltre il 42,15 per cento ricadono nelle regioni del Nord Italia, il 27,75 per cento al Centro, il 14 per cento al Sud e il 12 per cento nelle Isole. Sono invece 15 le province che, da sole, generano il 38 per cento delle aste su base nazionale: Roma (5 per cento), Milano (4 per cento), Pavia, Perugia, Napoli, Bergamo, Ancona (3 per cento), Catania, Brescia, Cosenza, Palermo, Messina, Sassari, Torino e Macerata (2 per cento).