Alti e bassi

Benzina e diesel calano, ma il pane non è mai costato così tanto

Ad incidere sulla diminuzione dei carburanti il taglio alle accise del Governo e la congiuntura economica internazionale, il grano si paga meno ma la lavorazione aumenta il prezzo dal fornaio

Benzina e diesel calano, ma il pane non è mai costato così tanto
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Gli automobilisti e gli autotrasportatori potranno tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento: il prezzo della benzina al self service si è infatti ad oggi (martedì 20 settembre) stabilizzato sugli 1,7 euro al litro, toccando il  minimo da un anno a questa parte, mentre il diesel si attesta a poco più di 1,8 euro.

Ad incidere sui costi è stata la proroga al taglio delle accise voluto dal Governo, inserito all’interno del Decreto Aiuti Ter approvato venerdì 16 settembre scorso, che manterrà la misura fino al 31 ottobre prossimo e che, come affermano alcune fonti dall’Esecutivo, potrebbe essere prorogata per tutto il mese di novembre. Il calo non è dovuto però solo alle decisioni politiche, ma anche alla congiuntura economica internazionale, con la discesa del prezzo del petrolio, dovuto ai timori in ambito finanziario per un’ondata di recessione. Il Brent (petrolio misto del Mare del Nord) è passato dai 123 dollari al barile di maggio scorso ai 90 dollari odierni, così come il Wti (petrolio misto statunitense) che è sceso dai 120 dollari dello stesso periodo agli 85 dollari di adesso. A calare è anche il gas naturale, con un -3,35 per cento.

Per quanto riguarda le altre materie prime, aumenta il prezzo di ferro ed acciaio, entrambi legati all’industria degli armamenti, rispettivamente a 718 dollari a tonnellata e 3.714 dollari a tonnellata. In calo, invece, il costo del grano grazie agli accordi raggiunti per l’esportazione di frumento dai territori coinvolti dalla guerra attraverso il Mar Nero, con il grano duro a -1,66 per cento e il grano tenero a -1,8 per cento. Tuttavia, il prezzo del prodotto finito, ovvero il pane, continua a rimanere alto ed è anzi cresciuto ulteriormente: secondo il Codacons, ad agosto questo alimento ha subito un rincaro del +13,6 per cento, con il risultato che le famiglie italiane, secondo Coldiretti, arriveranno a pagare 900 milioni di euro in più rispetto al 2021. Considerevole anche il rincaro della pasta, con un aumento del +25,8 per cento e della farina con un +23 per cento.

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