Costo della vita

Bergamo al 33° posto nella classifica delle città più care d'Italia ad agosto

L'inflazione annua sul mese rimane al +1 per cento e così il rincaro per famiglia, ma le altre zone in Italia sono migliorate

Bergamo al 33° posto nella classifica delle città più care d'Italia ad agosto
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Bergamo al terzo posto in Lombardia per inflazione e rincaro annuo per le famiglie nel mese di agosto, con un posizionamento nella graduatoria nazionale al 33° posto, un drastico cambiamento rispetto alla situazione fotografata a luglio, quando invece era al 45°.

I dati arrivano dall'analisi dell'Unione nazionale consumatori, che basandosi sui dati Istat ha stilato la top ten delle città più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluogo di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti, ma di tutte le città monitorate dall'ente pubblico.

Il caro vita a Bergamo

Il capoluogo orobico ha registrato un'inflazione annua nel mese di agosto pari al +1 per cento, con un rincaro annuo per una famiglia media pari a +279 euro. Valori che si mostrano quindi stabili rispetto a quelli registrati il mese scorso, quindi a determinare la scalata nella classifica italiana potrebbe essere stato un significativo miglioramento in diverse altre città italiane, con un rallentamento dell'inflazione e del costo della vita a livello locale.

Nella nostra regione, per i rincari ci sono prima di noi Lecco, in testa con +1,3 di inflazione e +341 euro annui (18° posto nel nostro Paese) e seconda Como (+1,2 per cento, +335 euro), mentre dopo si ha Varese (+0,9 per cento, +251 euro).

Le città più care d'Italia

In testa alla top ten delle più care d'Italia torna al primo posto Bolzano che, con l'inflazione tendenziale più alta, +2,5 per cento, registra anche la maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 724 euro a famiglia. Medaglia d'argento per Siena, dove il secondo più alto rialzo dei prezzi, ex aequo con Macerata, +2,1 per cento, determina un incremento di spesa annuo pari a 536 euro per una famiglia media. Medaglia di bronzo per Trento, che con +1,8 per cento, ha una spesa supplementare pari mediamente a 530 euro annui.

Appena fuori dal podio Rimini (+1,7 per cento, pari a 462 euro), poi Treviso ex aequo con Padova (+1,7 per cento, +437 euro per entrambe), al sesto posto Parma (+1,6 per cento, +435 euro), poi Macerata (+2,1 per cento, +423 euro), Pordenone (+1,7 per cento, +415) e Ferrara (+1,5 per cento, +408 euro). Chiude la top ten Imperia (+1,8 per cento, +403 euro).

Nella graduatoria delle città più virtuose d'Italia, al primo posto Campobasso, unica a segnare una variazione dei prezzi nulla su agosto 2023. Medaglia d'argento per Biella (+0,1 per cento, +23 euro), seguita da Caserta (+0,3 per cento, +64 euro).

Le regioni più costose

In testa alla classifica delle regioni più "costose", con un'inflazione annua a +2,1 per cento, la più alta d'Italia tra le regioni, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 597 euro su base annua. Segue il Veneto, dove la crescita dei prezzi dell'1,3 per cento implica un'impennata del costo della vita pari a 324 euro, terzo il Friuli (+1,3 per cento e +308 euro). Le regioni migliori, il Molise (+0,1 per cento, pari a +21 euro) e la Basilicata (+0,3 per cento, +63 euro).

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