Boom di vendite immobiliari a Bergamo: volano le casi grandi con giardino
Le nuove esigenze per smart working e dad, oltre che le situazioni di stress, portano a scegliere abitazioni in periferia, spaziose e con cortili
Che la pandemia e le restrizioni avessero cambiato profondamente il nostro modo di concepire i luoghi che abitiamo, lo si era capito già da tempo. L'esigenza di lavorare collegandosi in smart working, oppure di far seguire ai figli le lezioni in dad, gestendo al tempo stesso le mansioni quotidiane e facendo i mestieri, ha portato molti alla decisione di acquistare o cambiare abitazione.
Chi cerca casa oggi la vuole grande, con diverse stanze e il giardino. Possibilmente in periferia. Ed è boom di vendite per le agenzie immobiliari.
È quanto emerge da un articolo del Corriere di Bergamo, in cui vari esperti del settore e l'osservatorio di Nomisma rilevano come si siano notati picchi di ricerche di nuove abitazioni e vendite già dal periodo post-lockdown del maggio 2020, quando la gente, dopo aver scelto e valutato dai video online degli immobili in vendita, si è quasi precipitata a comprare.
«Si è affermato di nuovo il principio che il mattone dà sicurezza. Chi compera il mono o bilocale lo fa come investimento perché il reddito da locazione a Bergamo è molto alto, sul 5-6% netto. Ma chi acquista per uso diretto vuole spazi più grandi. Ha capito che la casa assorbe molte funzioni che venivano fatte fuori – spiega Giuliano Olivati, della Federazione agenti immobiliari-. Il centro tira sempre, ma si cercano comunque case almeno con terrazzi. E a parità di costi si va fuori città e si cercano case con spazio attorno. C’è rinascita di interesse per la prima periferia più verde come la Trucca, Longuelo o Valtesse o i paesi collegati dall’Atb».
Anche nel periodo gennaio-marzo 2021 c'è stato un aumento delle compravendite: i clienti cercano abitazioni più spaziose per vivere meglio l'ambiente familiare, anche perché spesso costretti a rimanere a stretto contatto in questi mesi, inoltre si cercano con giardini e spazi all'aperto, come verande e terrazzi, per non essere necessariamente obbligati a svolgere le mansioni online al chiuso. C'è in aggiunta una preferenza della periferia rispetto alla città, sempre perché si privilegia la tranquillità e si vuole evitare la vista su palazzi e condomini e il caos tipicamente urbano.
Gli operatori del settore tuttavia mettono in guardia dai prossimi mesi, quando ci sarà la scadenza del blocco dei licenziamenti e della moratoria sui mutui, che potrebbe portare ad una crisi economica e sociale che a causerebbe nuovamente un arresto del mercato.