California Bakery è in crisi. Il nuovo locale in Città Alta rischia già la chiusura?
Ha aperto all'ex Caffè della Funicolare a fine agosto, ma l'azienda madre ha presentato domanda di concordato
Si è fatto attendere un sacco, e ora che finalmente c'è, rischia di sparire. Il marchio California Bakery è sbarcato a Bergamo, in Città Alta, il 20 agosto scorso nei bellissimi spazi dell'ex Caffè della Funicolare, ma l'azienda C.B. Italy, detentrice del brand, ha presentato a dicembre domanda di concordato al tribunale fallimentare di Milano.
Dal 1995, l'imprenditore di origini messinesi Marco D'Arrigo ha iniziato un'avventura che lo ha portato ad aprire ben nove locali nel centro di Milano e uno, appunto, a Bergamo. Parliamo di un format che, negli anni, ha conquistato sempre più pubblico per la sua originalità: dolci di qualità "all'americana", brunch con pancakes, brownies e chi più ne ha più ne metta. Eppure di difficoltà ne ha passate diverse, California Bakery. Sì, perché nonostante il successo crescente, già nel 2016 la California Bakery Srl se l'era dovuta vedere con un fallimento, da cui era poi nata l'attuale società C.B. Italy. Oggi, però, in crisi. E la speranza è che si eviti il fallimento.
Al Corriere Bergamo, D'Arrigo non nasconde le difficoltà, ma pare anche speranzoso: «È un momento difficile, ma lo supereremo. Insieme a me ci sono i miei 180 dipendenti, penso a loro e mi faccio forza». Nel locale di Città Alta i dipendenti sono poco meno di venti ed è a loro che va il primo pensiero davanti alla notizia, ma certo non stanno dormendo sonni tranquilli nemmeno gli ex gestori del Caffè della Funicolare, che hanno ceduto l'attività a California Bakery, e la Atb, che è proprietaria dei muri.
Un'apertura, quella del marchio a Bergamo, che si è fatta attendere a lungo, come dicevamo. Dopo l'annuncio dell'apertura, arrivato circa un anno e mezzo fa, il locale (bellissimo) è infatti rimasto chiuso per mesi e mesi a causa delle lungaggini burocratiche che non hanno dato l'ok al via della nuova attività. Alla fine l'inaugurazione c'è stata e il locale, sebbene proponga prezzi più alti della media, pare funzionare, attirando soprattutto la sempre più numerosa clientela straniera a Bergamo per turismo. Ovviamente, la situazione che sta vivendo la C.B. Italy non è figlia dello stato di salute del locale orobico del marchio, aperto da ancora troppo poco tempo per poter essere giudicato. La speranza è che l'attività possa continuare tranquillamente e che sia il mercato a dire se il California Bakery di Bergamo meriti o meno di restare aperto.