Camera di commercio di Bergamo, l'elezione della giunta scatena l'ira di Confindustria
Imprese & Territorio fa man bassa in giunta. Seconda sconfitta per gli industriali. E la presidentessa Ricuperati sbotta con Zambonelli. Solo che...

di Wainer Preda
Siamo alla guerra. Non c’è altro modo per definire lo scontro in atto nella Camera di commercio di Bergamo, fra Confindustria e Imprese & Territorio (I&T).
Dopo anni di governo incontrastato nell’ente di Largo Belotti, gli industriali sono finiti nell’angolo. Hanno perso la presidenza di Carlo Mazzoleni, andata a Giovanni Zambonelli. Ma invece di scegliere la via diplomatica, la tensione si è alzata a dismisura verso il conflitto. Ne abbiamo avuto un altro assaggio mercoledì 25 giugno, all’elezione della giunta camerale.
Tutto parte da un problema procedurale. Nei giorni scorsi si è scoperto che, nella giunta, la presenza delle 4 categorie (industria, commercio, artigianato e agricoltura) deve essere sempre garantita. Zambonelli, prima rappresentante del commercio e ora presidente, andava dunque rimpiazzato. Di qui l’idea di I&T di offrire quel posto a Confindustria, a Matteo Zanetti in quota commercio. Offerta rispedita al mittente. Per motivi personali e professionali (non ultimo la papabile corsa dello stesso allo scranno più alto degli industriali bergamaschi).
Ma tant’è, dopo il diniego di Zanetti, I&T è andata su Leda Canfarelli. E nel rovente Consiglio camerale a restare fuori è stato il secondo candidato di Confindustria, Simone Maffeis. I&T usciva vincente con sette rappresentanti in giunta su otto. Zambonelli, Lorenzo Pinetti (papabile vice) e Patrizio Ricci per l’artigianato, Gabriele Borella per l’agricoltura, Canfarelli per il commercio, Irene Paccani per Lia, Marco Bolis per Cdo e infine Miriam Gualini per Confindustria.
La seconda Caporetto in poche settimane ha scatenato le ire della presidente degli industriali Giovanna Ricuperati che ha attaccato direttamente Zambonelli, tacciandolo di (...)