L'analisi

Commercio nella Bergamasca, lieve calo di attività nel terzo trimestre del 2025: 50 in meno

Ma ricavi e occupazione sono in crescita, così come il clima di fiducia: i dati di Confcommercio

Commercio nella Bergamasca, lieve calo di attività nel terzo trimestre del 2025: 50 in meno

Dopo anni di espansione, il terziario bergamasco rallenta e si riorganizza. Il cuore pulsante dell’economia provinciale – con oltre 43mila imprese, pari al 61,9% del totale extra-agricolo – mostra i segni di una “selezione naturale”. I dati del terzo trimestre 2025, elaborati da Format Research per Confcommercio Bergamo, fotografano un territorio ancora vitale ma più cauto: meno aperture (370), più chiusure (420) e un saldo negativo di meno 50. Segnali di un mercato che cambia, tra la ripresa del turismo, la frenata del commercio e la normalizzazione dei servizi.

In avvicinamento al Natale, a un mese esatto da Santa Lucia, la fiducia però tiene. Le imprese del terziario si muovono in un contesto ancora complesso, ma recuperano a partire da settembre – almeno in parte – la fiducia persa. C’è grande aspettativa per le festività, nel mese clou per lo shopping.

Clima di fiducia: Bergamo tiene, l’Italia rallenta

Nonostante il contesto complesso, gli imprenditori bergamaschi dimostrano maggiore ottimismo rispetto alla media nazionale. L’indicatore del clima di fiducia nell’economia italiana si mantiene sostanzialmente stabile a Bergamo (32 contro 33), mentre a livello nazionale subisce una flessione più marcata (36 contro 40). Le previsioni per la primavera indicano un ulteriore miglioramento a 34 punti. Ancora più positivo l’andamento della fiducia nella propria attività economica: l’indicatore bergamasco sale da 43 a 45 punti, contro una lieve diminuzione nazionale (43 contro 44). La previsione per marzo 2026 conferma il trend positivo con un ulteriore rialzo a 47 punti.

Ricavi e occupazione in crescita. Uno sguardo al prossimo semestre

L’indicatore relativo ai ricavi registra un incremento da 44 a 46 punti, con prospettive di ulteriore crescita fino a quota 49 in vista del Natale e dei primi mesi del 2026. Anche l’occupazione mostra segnali incoraggianti: a settembre 2025 si attesta a 50 punti, con previsioni di crescita a 52 per il prossimo semestre. Il miglioramento del quadro geopolitico, in particolare in Medio Oriente, ha contribuito a rasserenare il clima di fiducia.