Il passaggio

Conad rileva 17 supermercati ex Despar tra Brescia e Bergamo (ma non quello di via Furietti)

Il consorzio si è aggiudicato l'asta per l'acquisizione di una parte dei punti vendita del gruppo L'Alco

Conad rileva 17 supermercati ex Despar tra Brescia e Bergamo (ma non quello di via Furietti)
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Conad si aggiudica l'asta per i negozi a marchio Despar, Interspar ed Eurospar. L'offerta del consorzio nazionale dettaglianti, nato nel 1962 a Bologna come società cooperativa a responsabilità limitata di dettaglianti, si è rivelata vincente su quella di Italmark. Ai quindici punti vendita oggetto dell'offerta, ossia Cologne (Bs), Coccaglio (Bs), Rovato (via I Maggio, Bs), Capriolo (Bs), Gambara (Bs), Travagliato (Bs), Bedizzole (Bs), Rezzato (Bs), Brescia (via Cipro e via Vivanti), Marone (Bs), Nuvolento (Bs), Manerba del Garda (Bs) e Lodi Vecchio (Lodi), se ne sono aggiunti due, Barbarano di Salò (Bs) e Lovere, che passeranno sotto la nuova insegna Conad.

Conad rileva 17 supermercati ex Despar

All'offerta iniziale di Italmark, che ammontava a 16,9 milioni di euro, si è contrapposta quella di Conad, che ha messo sul piatto 18 milioni. L'asta si è svolta lunedì 8 novembre nello studio del notaio Francesco Ambrosini di Brescia e i successivi rilanci hanno fatto lievitare l'importo fino a 23,7 milioni, la cifra che ha valso a Conad l'aggiudicazione di 17 punti vendita del Gruppo l'Alco. Il bando, lo ricordiamo, prevedeva l'acquisto in blocco di parte del ramo d’azienda per l’esercizio della vendita al dettaglio di prodotti alimentari e non alimentari svolta in 15 punti vendita operanti con l’insegna Despar, Eurospar e Interspar (inclusi i rapporti di lavoro con i 227 dipendenti e i contratti di locazione relativi agli immobili di proprietà di soggetti terzi funzionali all’esercizio dell’attività), oltre che di 4 immobili (sedi dell’attività collocati rispettivamente a Manerba, Brescia via Vivanti, Rovato via I Maggio e Travagliato), con l’eventuale proposta di acquisto di 4 punti vendita aggiuntivi ubicati a Lograto, Barbarano di Salo, Lovere e Bergamo (via Furietti).  Dall'offerta di Conad, rispetto a quelli contemplati nel bando, sono dunque rimasti esclusi Lograto e Bergamo (via Furietti).

I sindacati attendono gli sviluppi

I sindacato ora attendono la fase di avvio delle procedure di cessione e portano l'attenzione sull'incertezza che, per adesso, avvolge la parte residuale dell’azienda e la terza società del Gruppo, la Gestione centri commerciali. L'asta per i negozi ex Despar si è celebrata a pochi giorni di distanza dall'annuncio che il passaggio degli otto cash & carry ex Altasfera a Migross , che si è aggiudicato l'asta con un'offerta da 31,5 milioni di euro, consentirà non solo di salvare tutti i 213 posti di lavoro, ma anche di ottenere il pagamento degli arretrati. L'auspicio è che anche per i dipendenti dei negozi (circa 250) la vicenda possa avere un epilogo ugualmente positivo.

La situazione in Bergamasca

Secondo le stime di Fisascat Cisl Bergamo, i lavoratori ancora in trepidazione in provincia di Bergamo sarebbero una trentina, dopo l'inclusione dei supermercati di Lovere e Chiuduno nella lista dei punti vendita rilevati da Conad. «Non  perdiamo la speranza di vedere anche gli altri ex dipendenti Despar riprendere al più presto il lavoro», commenta Luca Riva.

Eventuali gruppi interessati a rilevare i restanti punti vendita avrebbero ancora dieci giorni di tempo per presentare un’ulteriore offerta migliorativa, ma dovrà superare la proposta di Conad almeno del 10 per cento. Infine, è attesa anche la decisione dell’Antitrust sulla eventuale posizione dominante del Consorzio.

«Riteniamo che, almeno in parte, questa vicenda possa chiudersi in modo positivo – sostiene Riva -. C’è soddisfazione, perché almeno una parte dei lavoratori può, verosimilmente, essere ricollocata in tempi brevi. D’altro canto, continueremo a seguire la vicenda con preoccupazione, perché non tutti i negozi verrebbero rilevati da Conad. Saremo ancora insieme ai lavoratori sia per le vertenza sui crediti maturati con Alco, sia per le spettanze non pagate nel corso del rapporto di lavoro, confidando nel fatto che anche chi non subentra subito possa rientrare con una nuova asta ad altri operatori».

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