Lo spettro dell’inflazione e l’ombra della recessione offuscheranno solo in parte questo Natale: in provincia di Bergamo, la tredicesima, includendo anche la maggiore capacità di spesa dei lavoratori autonomi (partite Iva), raggiungerà – secondo le stime di Confcommercio Bergamo – i 910 milioni di euro.
Il tutto con una crescita nominale del +3,2 per cento, trainata dall’aumento dell’occupazione e dei salari. La media per lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e pensionati (circa settecentomila bergamaschi) si attesta attorno ai 1.300 euro a percipiente, mentre rispetto alla popolazione complessiva il valore medio è di circa 820 euro.
Previsioni in crescita in Italia
A livello nazionale, la tredicesima netta per dipendenti e pensionati raggiungerà i 57,4 miliardi di euro, con un incremento del +4,3 per cento rispetto al 2023. Dopo aver sottratto 9,4 miliardi per rate e pagamenti programmati, l’effetto tredicesima netta si attesterà a 48 miliardi di euro (+5,2 per cento). I consumi medi per famiglia ammonteranno a 1.964 euro (+2,8 per cento), un dato superiore del 12,3 per cento rispetto al 2008, anche se l’inflazione accumulata in questi anni ha eroso parte del potere d’acquisto reale.
La propensione a fare regali salirà dal 79,9 per cento all’81,5 per cento (+2 per cento), il valore più alto dal 2020, sebbene rimanga inferiore ai livelli registrati tra il 2009 e il 2019. La spesa aggregata per i regali di Natale raggiungerà i 10,1 miliardi di euro (+2 per cento), pari a circa un quinto del maggior reddito disponibile. La percentuale di chi prevede un Natale più sobrio scenderà dal 77,1 per cento al 72,7 per cento (-5,7 per cento), mentre la spesa media pro capite sarà di 211 euro (+1,9 per cento rispetto ai 207 euro del 2023).
In Bergamasca aumenta la fiducia…
Anche in Bergamasca la fiducia è in recupero: l’83,4 per cento dei cittadini effettuerà acquisti natalizi, un dato superiore alla media nazionale dell’81,5 per cento. La propensione a fare regali salirà al 49,5 per cento (+3,1 per cento rispetto al 2024), superando il dato nazionale di 47,8 per cento. La spesa media prevista raggiungerà i 228 euro contro i 220 dell’anno scorso (+3,6 per cento), anche in questo caso sopra la media nazionale di 211 euro.
«Puntiamo molto su questo dicembre – ha dichiarato Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo -. Ci auguriamo che l’effetto tredicesima possa stimolare i consumi, che negli ultimi anni erano cresciuti solo per effetto inflazione e non per volumi. Il numero di bergamaschi che faranno regali aumenterà ulteriormente rispetto al triennio post-pandemico, e la spesa prevista sarà maggiore dello scorso anno, grazie alla crescita occupazionale e all’aumento degli stipendi. In termini reali, dovremmo finalmente tornare a crescere dopo gli anni dell’inflazione galoppante».
… Ma anche la forbice tra ricchi e poveri
Se la fiducia è in recupero, sarà comunque un Natale di differenze sociali più marcate, tra chi potrà spendere molto e chi poco o nulla, stretto tra rincari e spese obbligate. Più del 16 per cento dei bergamaschi dovrà rinunciare del tutto agli acquisti per le feste.
«Non dobbiamo però dimenticare che, se il dato è positivo rispetto al 2020, resta profondamente più basso sia per numero di acquirenti rispetto ai livelli pre-2019, sia per spesa media rispetto ai livelli pre-2009 – ha continuato Fusini -. La situazione di difficoltà tocca un numero sempre più alto di nuclei familiari bergamaschi. Questo determinerà una maggiore differenza tra chi potrà fare acquisti e chi dovrà rinunciarvi, anche del tutto. Un fenomeno che preoccupa molto il commercio che ha sempre lavorato su tutti i segmenti sociali».
Il primo bilancio positivo arriva dal lungo week-end dell’Immacolata, che ha portato turisti e visitatori in città e provincia, a partire dal battesimo sugli sci, con l’apertura tradizionale degli impianti: «Nei bergamaschi c’è voglia di normalità, di feste e di regali – ha concluso Fusini-. Il turismo e la neve, che speriamo arrivi in quota, stanno contribuendo a mantenere alta la fiducia, e questo non è solo positivo, ma potrebbe fare la differenza per il Natale ormai alle porte».