Crescita dei costi, peggiora Bergamo: ad agosto rincaro annuo di 1.239 euro
Dopo il miglioramento di luglio, la situazione questo mese cambia in negativo: ecco le cifre su rincaro per famiglia media e inflazione
Bergamo peggiora per rincari e inflazione rispetto al mese di luglio: a dirlo è il report mensile dell'Unione nazionale consumatori, stilato sulla base dei dati Istat.
Nello specifico, il capoluogo (e quindi presumibilmente anche la sua provincia) sarebbe passato dal 39esimo al 35esimo posto nella classifica delle città rincarate, su 78 centri presi in considerazione in totale. Andando a controllare nel dettaglio, il rincaro annuo stimato per una famiglia media è di 1.239 euro, mentre per quanto riguarda l'inflazione si è passati al +4,7 per cento rispetto all'agosto 2022. Dati non certo incoraggianti, se si considera peraltro che a luglio c'era stato invece un leggero miglioramento rispetto a giugno.
Le città più care
In testa alla graduatoria, la più rincarata è Grosseto, dove l'inflazione tendenziale risulta pari a +7,2 per cento, la seconda più alta d'Italia dopo Brindisi (+7,3 per cento), si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 1.623 euro per una famiglia media. Al secondo posto Milano, con +5,8 per cento d'inflazione e un incremento di spesa pari a 1.575 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Lodi, che con +6,2 per cento ha una spesa supplementare pari a 1.574 euro annui.
Al quarto posto Varese, che con +5,9 per cento, ha una stangata pari a 1.556 euro, seguita da Genova che, con la terza inflazione più elevata del Paese, ha un rincaro pari a 1.548 euro. Seguono Alessandria (+6,8 per cento, la quarta inflazione più alta, +1.511 euro), Lecco (+5,8 per cento, +1.472 euro), all'ottavo posto Torino (+6,1 per cento, +1.403 euro) poi Perugia (+6,1 per cento, +1.401 euro). Chiude la top ten Ravenna (+5,7 per cento, +1.377 euro).
Sull'altro fronte della classifica, la città più virtuosa d'Italia è sempre Potenza, con l'inflazione più bassa del Paese (+3,4 per cento) e dove in media si spendono solo 671 euro in più all'anno. Al secondo posto Catanzaro, (+4,2 per cento, +784 euro). Medaglia di bronzo Caserta (+4,1 per cento, +797 euro). Bene anche Trapani (quarto posto), Bari (nono posto) e Ancona (decimo posto).
Le regioni più costose
In testa alla classifica delle regioni più costose, Liguria e Lombardia che registrano la stessa impennata del costo della vita, +1.403 euro su base annua, pur avendo un'inflazione molto differente, la Liguria la più alta d'Italia con +6,8 per cento, mentre la Lombardia si ferma a +5,4 per cento. Terza l'Umbria, dove per via dell'inflazione al +5,9 per cento, il rincaro annuo è di 1.333 euro.
La regione più risparmiosa è ancora una volta la Basilicata, +3,5 per cento, pari a 678 euro, seguita dal Molise (+4,7 per cento, +861 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+5 per cento, +915 euro).
E sempre tutti zitti!