Crescono le tredicesime a Bergamo, ma le bollette molto di più
La media, rispetto ai 650mila lavoratori e pensionati (650mila), è di circa 990 euro a testa
A Bergamo cresce il numero delle tredicesime ma una grossa fetta dell’entrata dicembrina i bergamaschi la spenderanno per pagare le bollette. È quanto emerge dalle stime fatte da Confcommercio in vista del Natale 2022: la tredicesima in bergamasca sarà 643,8 milioni di euro, con una crescita del 6,5% rispetto a un anno fa, un dato reso possibile dall’effetto dei maggiori occupati in città e in provincia.
La media, rispetto ai 650mila lavoratori e pensionati (650mila), è di circa 990 euro a testa; mentre rispetto al totale della popolazione è di circa 585 euro a persona.
La notizia meno buona, però, è portata dal caro-bollette: si stima infatti che, per la maggior parte dei bergamaschi che beneficeranno della tredicesima questo mese, il 19,66% della cifra, pari a 126,6 milioni di euro, sarà assorbita dalle spese legate alla fornitura di energia e gas.
Ma la fiducia resta alta, e questo potrebbe favorire le spese previste per il Natale. Sempre secondo le stime di Confcommercio, a Bergamo si spenderà in media qualcosa in più rispetto al dato nazionale (169 euro a testa contro i 157 degli italiani), anche se la diminuzione rispetto al 2021 è marcata (da 174 a 169 euro, -2,9%), contro il -0,6% a livello nazionale.
A livello nazionale la tredicesima netta di dipendenti e pensionati impegna 47,3 miliardi di euro, facendo segnare un +6,5% rispetto al 2021. I consumi medi da tredicesima saranno quindi di 1.532 euro a famiglia, -8,8%: parliamo del dato della spesa ai minimi da 15 anni.
La propensione a fare regali salirà dal 41,1 al 41,7 (+1,45%), l’indice più basso dal 2009 (il picco nel 2015 con il 52,5), mentre la spesa media pro capite si attesterà sui 157 euro, scendendo dello -0,6% rispetto al 2021 quando era di 158 euro, ma in termini reali, per effetto dell’inflazione, è del -7,1% (scende da 169 euro).
«La situazione di difficoltà tocca un numero sempre più alto di nuclei familiari bergamaschi - analizza il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini -, sui quali inflazione e caro-bollette stanno togliendo possibilità di spesa: i buoni risultati dell’effetto tredicesima sono infatti sviliti dall’inflazione e dal caro energia che ne porteranno via una buona fetta. Eppure nei bergamaschi c’è voglia di normalità, di feste e di regali. Il turismo e la neve in montagna stanno contribuendo a tenere più alta la fiducia e questo non è solo positivo, ma potrebbe fare la differenza sul prossimo Natale».