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Manca una strategia (vision, mission, purpose). Manca un orientamento al mercato. Dovrebbe esserci una piattaforma al centro della trasformazione digitale dell’azienda. La piattaforma digitale può generare nuove opportunità di business. In piena tempesta editoriale, citando Battisti, uno scoglio (come l’edicola) non può arginare il mare (il web) e noi della stampa siamo al remo di una barca in cerca di nuove rotte. Alla ricerca dell’oceano blu. Perché i cambiamenti falliscono? Cultura non aperta al cambiamento. Cosa fare? Investire in un’organizzazione agile. Spettabile dottor Mario Pozzoni, l’orizzonte di tempo a disposizione per il cambiamento è breve. Il cliente chiede all’organizzazione di cambiare. I concorrenti stanno già cambiando in questa direzione. Ad maiora!
Nasce comunque spontanea la domanda: “meglio avvalersi della cassa integrazione, o promuovere lo sfruttamento?!?” Perché la concorrenza maniacale e la voglia di lucrare il più possibile, fa ricorso proprio allo sfruttamento. Detto questo, esiste anche chi non millanta la cassa, acquisisce, ne usufruisce, ferma parte di stabilimenti e demansiona, chiudendo poi a fine dell’anno con dei gran bei risultati!
Senza contare tutta la gente che si è licenziata perché i prospetti aziendali erano pari al nulla, sindacati come CGIL CISL e UIL sempre da parte del padrone ed i lavoratori lasciati al baratro senza un aiuto o altro. La società sono anni che vive di sussidi statali e quando il governo gli ha chiuso i rubinetti ha iniziato a chiudere le ditte e far arrivare la gente, come detto, al licenziamento o addirittura con la chiusura di Treviglio, sito che prima del suo arrivo era in perfetta salute, a lasciarli in mezzo alla strada perché non ricollocabili. Complimenti sempre e solo parole al vento
Si sbandierano orgogliosamente i ricollocamenti senza alcuna menzione all' utilizzo spregiudicato della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria che si protrae da diversi anni senza rispettare alcuna regolamentazione prevista dalla legge. I sindacati si voltano dall' altra parte e fanno finta di non vedere, intanto negli stabilimenti Elcograf si fa discriminazione, creando lavoratori di serie A (che lavorano sempre) e lavoratori di serie B che lavorano come lavoratori a chiamata grazie all' utilizzo degli ammortizzatori sociali. Nessuna menzione neanche sui demansionamenti dei lavoratori ricollocati, vietati per legge. I sindacati, ben consapevoli rilasciano dichiarazioni altisonanti, intanto i lavoratori Elcograf, grazie agli accordi sindacali, non arrivano alla fine del mese. C'é poco da vantarsi, é soltanto una tragica disfatta.
In crisi, forse, morta non direi. Purtroppo in Italia, le aziende serie e oneste sono sempre svantaggiate rispetto ai concorrenti più furbetti (usiamo l'eufemusmo"). Aziende del settore pizzicate a sfruttare il caporalato per tramite di cooperative di facciata, se la sono cavata con un multa e una tirata d'orecchi. Ma certo è più facile commentare con frasi a effetto, senza argomentare.
A supporto di quanto sotto da me affermato, invito a leggere l'articolo "Il caporalato non è tra i campi" pubblicato oggi su Repubblica - MILANO.
Il ricollocamento pressoché integrale dei lavoratori di Treviglio, in una fase di mercato in grave contrazione, dimostra l’attenzione dell’azienda alla dimensione sociale del lavoro, mai venuta meno nonostante la crisi del settore rotocalco che ha di fatto azzerato l’utilizzo di tale tecnologia in tutta Europa. Elcograf, infatti, ha rifiutato da sempre le facili scorciatoie intraprese da altri stampatori che hanno gestito, e gestiscono, la contrazione degli ordini e l’abbassamento dei prezzi di vendita ricorrendo al massiccio utilizzo di cooperative sociali sotto forma di appalti endoaziendali, che spesso si riducono a escamotage per ridurre il costo del lavoro sotto la soglia dei contratti nazionali, mentre Elcograf impiega esclusivamente personale aderente al CCNL dei Grafici Editoriali. Le pratiche soprammenzionate vanno censurate per permettere una leale competizione tra aziende grafiche.
Ricollocati o no la produzione va avanti a singhiozzo. Azienda morta senza alcun business plan. La situazione va avanti così da più di 15 anni. I sindacati intanto guardano e chiedono tessere.
È strano vedere il loro sito internet. Sembra quello di una azienda nel pieno dello sviluppo e della crescita. Potere di internet...