Dipendenti Aler in sciopero anche a Bergamo. I sindacati incontrano l'assessore Franco
La mobilitazione punta a un adeguamento degli stipendi all'inflazione e a un miglioramento delle condizioni contrattuali
Per il centinaio di dipendenti delle Aler di Bergamo, Lecco e Sondrio è arrivato il momento dello sciopero: a comunicarlo oggi (venerdì 16 febbraio) è stata la Fp Cgil provinciale.
L'obiettivo è portare l'attenzione sulla situazione contrattuale di questi lavoratori, che si occupano della gestione dell'edilizia residenziale e del patrimonio immobiliare pubblici, così come dei servizi abitativi per i cittadini più fragili.
La mobilitazione
La mobilitazione è in programma per il prossimo martedì 20 febbraio, dopo oltre un anno di infruttuosa trattativa per il rinnovo del contratto nazionale Federcasa. L’avvio del confronto risale al dicembre del 2022 ma, visto lo stallo, il 27 ottobre 2023 era stato aperto uno stato di agitazione, con un ciclo straordinario di assemblee. Le ulteriori chiusure della controparte, negli ultimi incontri, hanno portato alla decisione di scioperare.
Da Bergamo, dove per Aler lavorano circa sessanta persone, così come dalle altre province, martedì si muoveranno quindi diverse delegazioni per partecipare al presidio di Milano, organizzato davanti alla Prefettura in Largo 11 Settembre (angolo via Vivaio, dalle ore 10 alle 12). Al Prefetto è già stata inoltrata una richiesta di incontro.
I problemi dei lavoratori
«Lo ripetiamo, è necessario cambiare paradigma e cominciare a considerare i lavoratori di Aler un valore e non un costo, visto che garantiscono un servizio pubblico fondamentale - ha dichiarato Laura Vecchi, sindacalista della Fp-Cgil -. Nella trattativa abbiamo assistito, in questi mesi, a una proposta di rinnovo contrattuale irricevibile. La nostra richiesta iniziale era quella di un incremento dello stipendio base di almeno il 13 per cento, quando all’avvio della trattativa Federcasa aveva proposto un aumento del 2,5 per cento, al di sotto dei livelli dell’inflazione. Ora, dopo più di un anno di confronto, la controparte mette sul piatto del rinnovo un incremento massimo del 6 per cento. Ecco perché siamo arrivati allo sciopero».
La rappresentante ha poi spiegato che ci sono altri problemi in ballo: «Tra le rivendicazioni sindacali avanzate, ci sono anche il riconoscimento degli arretrati contrattuali per gli anni 2022 e 2023, una progressione di livello nel corso della carriera, ma anche adeguamenti economici "orizzontali", cioè entro una stessa categoria. Servono anche un incremento del personale a fronte di carenze di organico ormai croniche, ma anche un cambio di rotta nelle modalità di assunzione, che negli ultimi anni prevedono inquadramenti in livelli inferiori rispetto alla mansione poi richiesta al lavoratore neoassunto».
L'incontro con l'assessore Franco
Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl hanno incontrato lunedì scorso, 12 febbraio, l’assessore regionale per la Casa e l’Housing sociale, Paolo Franco, alla luce del fatto che Regione Lombardia nomina i presidenti Aler, oltre a indirizzarne le politiche occupazionali e a pagare la manutenzione degli immobili. L’assessore si è impegnato a riconvocare le organizzazioni sindacali a breve, dopo aver parlato con i presidenti delle diverse Aler e con la Conferenza-Stato Regioni, per fare il punto sulle richieste.