Dopo un anno di restrizioni in Italia si è perso circa 1 milione di posti di lavoro
Da febbraio 2020 a febbraio 2021 si contano 945 mila posti di lavoro in meno su tutto il territorio nazionale
Da febbraio del 2020 a febbraio del 2021 in Italia si è perso circa 1 milione di posti di lavoro. Nello specifico, secondo le rilevazioni dell’Istat, a febbraio gli occupati erano 22 milioni 197mila, ossia 945mila in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Il calo dell’occupazione ha coinvolto qualsiasi settore, fascia d’età o tipologia di lavoro, sia dipendente sia autonomo. Tra gli occupati ad essere penalizzati però sono state in particolare le donne (-4,2%) e, soprattutto, i giovani: -14,7% di occupati tra i 15 e i 24 anni e -6,4% tra i 25 e i 34 anni.
È bene specificare che i dati raccolti dall’Istituto nazionale di statistica risentono delle nuove regole europee sul calcolo degli occupati, che escludono dalla categoria anche chi è assente dal lavoro per almeno tre mesi, anche se ciò è dovuto all’utilizzo di ammortizzatori sociali. In ogni caso, la fotografia del tessuto socio-economico nazionale dopo un anno di restrizioni è impietosa.
Il tasso di disoccupazione è pari al 10,2%. A febbraio, inoltre, sono aumentati anche gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, sia in virtù della poca fiducia nella possibilità di trovare lavoro sia perché sono comprese anche le persone in cassa integrazione che, nel momento delle riaperture, dovrebbero tornare al lavoro.