I lavoratori di Rsa per anziani e Rsd per disabili insieme sotto la Prefettura: «Stallo irrispettoso»
I lavoratori chiedono il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro, scaduto da oltre quattro anni
La protesta del comparto socio-sanitario e assistenziale, cioè infermieri, educatori professionali, Asa e Oss di Rsa per anziani e Rsd per disabili si è spostata nel cuore di Bergamo. Nella mattinata di oggi, mercoledì 24 luglio, i lavoratori cui si applica il contratto nazionale Uneba si sono riuniti in via Tasso di fronte alla Prefettura di Bergamo.
Negli scorsi giorni erano già scesi in piazza tre presidi: ad Albino, San Pellegrino e Treviglio.
I lavoratori sono tornati a chiedere il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro, scaduto da oltre quattro anni. La piattaforma rivendicativa per rinnovarlo è stata presentata dai sindacati ormai più di 2 anni fa. Nel comparto per il prossimo 16 settembre è già proclamato uno sciopero nazionale.
Situazione «paradossale»
I rappresentanti di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Fisascat-Cisl, UilFpl e UilTucs di Bergamo hanno sottolineato: «Le trattative sono andate avanti per 17 mesi con la controparte, l'associazione Uneba, che non ha fatto altro che perdere tempo, mentre l'inflazione erodeva il potere d'acquisto dei salari. Alla fine ha proposto cinquanta euro di aumento, un incremento salariale inaccettabile e vergognoso. Così, dopo lo stato di agitazione unitario avviato lo scorso 12 aprile, abbiamo proclamato lo sciopero del 16 settembre. La situazione di stallo delle trattative, oltre a essere paradossale, è irrispettosa per tutte le nostre operatrici e i nostri operatori che, con senso di responsabilità, dedizione e sacrificio, giorno dopo giorno, in mezzo a tante difficoltà, garantiscono alla popolazione più fragile e bisognosa percorsi di cure e assistenza».
«La carenza e la mancata disponibilità di personale qualificato obbligano questi dipendenti a un carico di lavoro elevatissimo e sfiancante con continui rientri in servizio. Con il passare del tempo assistiamo a un progressivo calo degli standard qualitativi dell'assistenza erogata. Il lavoro di cura e assistenza sta diventando motivo di ricatto per il contenimento delle rette a carico dell'utenza» concludono i sindacalisti.
Ormai si sa, è un lavoro a scadenza: dopo 2 anni sei in born out e non ti ripigli più. Per i dirigenti è solo:sotto qualcun'altro.
Una proposta di 50€ di aumento dopo quattro di richiesta di rinnovo. Ho capito bene?? Adesso capisco la carenza di personale, che vergogna!!!