Agricoltura

Ente Nazionale Risi convoca la filiera per affrontare i prossimi mesi di mercato

Cresce la preoccupazione sull’andamento dei prezzi

Ente Nazionale Risi convoca la filiera per affrontare i prossimi mesi di mercato
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Nessuno ha la sfera di cristallo; ma per prevenire le problematiche che potrebbero evidenziarsi a settembre, e di cui si sono avute le prime avvisaglie nelle ultime settimane, l’Ente Nazionale Risi ha convocato la filiera per un dibattito.

«Il malcontento da parte dei produttori, dovuto all’abbassamento dei prezzi del risone – ha spiegato la presidente dell’Ente Nazionale Risi, Natalia Bobba – ha stimolato l’intera filiera a considerazioni e riflessioni inevitabili».

I trasferimenti di risone rallentano

Come spiegato dal direttore generale dell’Ente Nazionale Risi, Roberto Magnaghi, l’attività di trasferimento del risone ha subito un rallentamento a partire dal mese di maggio, con gli stock attuali presso i produttori in aumento di circa 48.000 tonnellate rispetto a un anno fa e il riporto per la prossima campagna che potrebbe ammontare a circa 120.000 tonnellate. Anche gli stock presso gli industriali ed i commercianti risultano in crescita di circa 44.000 tonnellate, base lavorato, rispetto a un anno fa. Con quasi 235.500 ettari seminati a riso (+ 9.000 ettari rispetto allo scorso anno) si stima una disponibilità di risone che potrebbe superare 1.600.000 t.

 

L’Ente, dichiarando di continuare la propria attività di sollecito presso le istituzioni per incentivare soluzioni politiche al sistema dei dazi, della salvaguardia e della reciprocità, ha chiesto alla filiera un senso di responsabilità nell’affrontare la campagna di commercializzazione il cui obiettivo per tutte le parti, deve essere quello di collocare positivamente sul mercato tutta la produzione disponibile.

“L’equilibrio delle esigenze delle parti della filiera è indispensabile - dichiara la Presidente Bobba - per mantenere quella stabilità del mercato che ha permesso alla risicoltura italiana di crescere significativamente in questi ultimi anni nonostante le situazioni climatiche spesso avverse”.