Fallimento della Brevi di Telgate, chiesta per i 50 dipendenti la cassa straordinaria di 12 mesi
I parlamentari bergamaschi si impegneranno perché il Ministero accolga la richiesta in tempi brevi. Intanto si cerca un possibile acquirente
L’appello lanciato alla Provincia dal sindaco di Telgate Fabrizio Sala e dai parlamentari bergamaschi della Lega è stato raccolto. Ieri pomeriggio (martedì 28 dicembre), nell’auditorium Ermanno Olmi, è stata convocata una riunione per discutere in merito all’istanza di fallimento presentata recentemente dalla proprietà della Brevi, azienda specializzata nella produzione di articoli per l’infanzia.
«L’obiettivo di questo incontro – ha spiegato il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi - è prima di tutto la tutela dell’occupazione dei circa 50 dipendenti, in gran parte donne, attraverso l’impegno e la collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte, ma anche la ricerca di potenziali acquirenti per un marchio che si contraddistingue per l’alta qualità dei suoi prodotti e che merita di essere salvaguardato».
Al vertice hanno partecipato parlamentari e consiglieri regionali bergamaschi, il sindaco di Telgate e i rappresentanti di Fim Cisl e Fim Cgil, della Rsu aziendale, della Direzione generale Formazione e lavoro della Regione e della proprietà aziendale. Questi, in particolare, hanno precisato come le criticità siano dovute al calo delle nascite e a effetti non prevedibili legati al prolungarsi della pandemia, quali l’aumento dei costi delle materie prime, del trasporto e della distribuzione su larga scala. Sarebbe però in corso la ricerca di un acquirente, per garantire la continuità produttiva e occupazionale.
L’azienda ha intanto avviato l’iter per la richiesta della cassa integrazione straordinaria per 12 mesi e, nel merito, i parlamentari presenti si sono impegnati per farsi parte attiva al Ministero affinché la richiesta venga accolta in tempi brevi. Regione Lombardia e Provincia di Bergamo hanno garantito il proprio supporto riguardo all’evoluzione che avrà il futuro dell’azienda.
«Sono soddisfatto per essere riuscito a riunire in tempi brevi tutte le parti in causa – ha concluso il presidente Gandolfi -, in modo da garantire la massima attenzione a questa vicenda, nell’interesse dei lavoratori e di un marchio di eccellenza del nostro territorio».