Presidio

Gio'Style di Urgnano, aperta la procedura di mobilità per 17 persone

La Uiltec ha organizzato un presidio davanti ai cancelli dell’azienda che si è tenuto venerdì 1 ottobre

Gio'Style di Urgnano, aperta la procedura di mobilità per 17 persone
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“Ragioni strutturali e non temporanee”. Questa sarebbe la motivazione, secondo quanto sostengono i sindacati, con la quale l’azienda Giostyle di Urgnano, nella serata del 30 settembre, ha comunicato l’avvio della procedura di mobilità per 17 dipendenti del reparto produzione.

Aperta la procedura di mobilità

L’azienda di Urgnano avrebbe motivato la decisione asserendo l’insostenibilità del costo del personale e la difficoltà finanziaria in cui versa in seguito al recente incendio che ha interessato parte del magazzino. Alla Uiltec, (Unione Italiana Lavoratori Tessile Energia Chimica), però,  tali motivazioni appaiono quantomeno pretestuose.

La posizione di Uiltec

"Già ad aprile l’azienda, non essendo interessata a mantenere al proprio interno la parte produttiva, ha ceduto il personale ad un terzista che produceva in loco, il quale ha rescisso il contratto di appalto a settembre - ha sostenuto il sindacato in un comunicato stampa -  Le lavoratrici e i lavoratori, che ad aprile erano stati messi al riparo con un accordo sindacale che prevedeva il riassorbimento, sono stati riassunti in data 17 settembre da Giostyle, ma i dipendenti non sono mai stati richiamati sul posto di lavoro. Uno degli aspetti più contraddittori della vicenda è che da tempo nel reparto di produzione operano lavoratrici e lavoratori dipendenti di società terze che, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno preso il posto delle dipendenti e dei dipendenti non richiamati in azienda".

Una decisione inammissibile

Per la Uiltec tale scelta di ricorrere alle “scatole cinesi” per risparmiare sul costo del lavoro è inammissibile. Per queste ragioni, in particolare per il trattamento inaspettato subito dopo anni di anzianità aziendale, la Uiltec d’intesa con le lavoratrici e i lavoratori di Giostyle ha organizzato un presidio davanti ai cancelli dell’azienda che si è tenuto venerdì 1 ottobre. Seguiranno altre iniziative, anche attraverso i media, finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla deprecabile decisione aziendale.

La decisione Giostyle di abbassare i costi del lavoro riducendo il salario dei lavoratori è pretestuosa ed irricevibile e scatena una guerra tra maestranze costringendole ad abbassare il proprio stipendio pur di lavorare - dichiara Gianfranco Salvi, segretario generale della Uiltec di Bergamo -. Sostituire i propri lavoratori, in costanza di rapporto di lavoro, con altri esterni offende la professionalità e l’attaccamento all’azienda sempre dimostrato, calpestando la dignità delle persone coinvolte. La Uiltec si batterà insieme a lavoratrici e lavoratori al fine di poter ripristinare una situazione accettabile e decorosa”.

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