Tessile e moda: Bergamo determinante per l'export lombardo e italiano
Gli assessori regionali Mazzali e Franco all'Itis Paleocapa. Il 37,4 per cento di tutto l’export italiano del settore parte da Milano, Como e dalla nostra provincia

La forza della moda lombarda e italiana, oltre che da Milano, passa anche dalla Bergamasca: lo certificano le due visite odierne dell’assessore al Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, all’Itis Paleocapa di Bergamo e al Laboratorio del Carmine di Zogno, storica camiceria a conduzione familiare nata nel 1969.
Lombardia leader nell'export tessile
Nonostante la congiuntura complessa, la Lombardia mantiene una posizione di leadership anche sul fronte dell’export tessile, con un valore pari a 3,8 miliardi di euro nel 2024: il 37,4 per cento di tutto l’export nazionale del settore parte da qui, dal cuore manifatturiero della nostra regione. Milano, Como e Bergamo guidano l’export lombardo del tessile: insieme rappresentano oltre il 60 per cento delle esportazioni lombarde.
Anche territori più piccoli, come la provincia di Sondrio, stanno crescendo in maniera significativa, a dimostrazione di un’energia diffusa su tutto il territorio. I dati confermano una fase di rallentamento, ma la Lombardia intanto resiste e punta sull’innovazione sostenibile, la formazione delle nuove generazioni e l’internazionalizzazione delle imprese tessili. Il tessile lombardo ha un’anima profondamente radicata nel territorio ma guarda al mondo, con un saldo commerciale positivo di 2,5 miliardi di euro.
La visita al Paleocapa
L’Istituto Paleocapa, visitato oggi dagli assessori regionali Mazzali e Paolo Franco (Casa e Housing sociale), ha le sue origini nel lontano 1885, è stato tra i primi centri italiani di formazione tecnologica ed è oggi una delle scuole superiori più all’avanguardia della provincia, con due importanti indirizzi fortemente legati all’economia del territorio, ovvero "Meccanica, meccatronica ed energia" e "Sistema moda".
«In Lombardia, regione al cuore del fashion-system nazionale, l’istruzione tecnica e professionale gioca un ruolo cruciale nel formare i futuri talenti del settore – ha dichiarato Mazzali –. L’Istituto Paleocapa ha compreso fin dal principio l’importanza di integrare nel proprio piano di studi materie legate al design, all’arte del tessile e alle tecniche di produzione, preparando i suoi studenti a rispondere alle sfide di un comparto in continua evoluzione.
Oggi è un vero incubatore di Made in Italy, nostro grande orgoglio italiano di fama mondiale. Tanti giovani sognano di diventare stilisti o famosi influencer del fashion, ma dietro al blasonato mondo della moda, ci sono maestranze fondamentali, come il modellista, il prototipista, lo sviluppatore delle taglie, il sarto, di cui la nostra industria ha molto bisogno».
La Lombardia si conferma motore del tessile italiano: "Con oltre 2.300 aziende attive, siamo la prima regione per numero di imprese del comparto. È un primato che testimonia la forza di un tessuto produttivo radicato, innovativo e competitivo sui mercati internazionali”, ha sottolineato l’assessore.
Il Laboratorio del Carmine a Zogno
Dalla scuola alla manifattura d’eccellenza: è il percorso di Paolo Ruch, che guida il Laboratorio del Carmine di Zogno, visitato oggi dall’assessore Mazzali, insieme al consigliere regionale Jonathan Lobati. Qui, le camicie vengono ancora realizzate con metodi tradizionali, nel segno della qualità sartoriale.
«Il Laboratorio del Carmine rappresenta un esempio virtuoso di manifattura artigianale lombarda - ha dichiarato Lobati -. Dal 1969, questa realtà a conduzione familiare unisce sapientemente tradizione e innovazione, producendo camicie su misura di altissima qualità. In un contesto in cui il fast fashion ha spesso sacrificato la cura e la durata dei capi, qui si lavora ancora con metodo, attenzione ai dettagli e profondo rispetto per i materiali. Sostenere realtà come questa significa difendere il cuore autentico del Made in Italy e valorizzare il sapere artigiano che rende unico il nostro territorio».