Guerra in Ucraina, a Bergamo la A2A congela i prezzi del teleriscaldamento
Nelle prossime settimane previsti rincari fino al 50%. L’azienda auspica interventi correttivi del governo per abbassare le imposte
La guerra in Ucraina sta avendo ripercussioni di carattere economico a livello internazionale, tra cui anche i gravi rincari dei prezzi dell’energia. Per questo motivo, il gruppo A2A, in previsione di aumenti nelle prossime settimane fino al cinquanta per cento per quanto riguarda il teleriscaldamento, ha deciso di congelare i prezzi fino al 30 settembre 2022 in diverse zone del Nord Italia, tra cui anche la provincia di Bergamo.
Nel comunicato pubblicato oggi, mercoledì 23 marzo, sul sito dell’azienda si legge infatti che «ai clienti allacciati alle reti del teleriscaldamento di tutti i territori in cui A2A Calore e Servizi e Linea Green operano - le province di Brescia, Bergamo, Milano, Cremona e Lodi – saranno mantenuti invariati i prezzi, indicizzati al 1° gennaio 2022».
Allo stesso tempo, il gruppo ha auspicato che «vengano estese anche al teleriscaldamento le misure correttive già adottate (imposte e Iva ridotta) per altre fonti energetiche, tali da determinare una riduzione dei costi di approvvigionamento del servizio e in ultima battuta delle bollette dei clienti finali». Inoltre, è stato specificato che, qualora la situazione dovesse cambiare per interventi dell’esecutivo o un cambiamento dello scenario geopolitico, i prezzi saranno adeguati alle nuove condizioni del mercato.
Nel comunicato sono state inoltre confermate le iniziative messe in atto nei mesi scorsi, che prevedono forme di rateizzazione con massima flessibilità delle bollette, secondo le esigenze specifiche dei clienti, senza l’applicazione di interessi e con la sospensione di tutte le azioni di distacco delle forniture.