I bergamaschi faticano a risparmiare: 36,8 miliardi nelle banche, poco di più che nel 2024
Secondo i numeri della Banca d'Italia, i conti correnti di famiglie e aziende sono in stagnazione. In un anno cresciuti di appena l'1,8 per cento

I conti correnti dei bergamaschi sono in fase di stagnazione: a dirlo sono i dati della Banca d'Italia, riportati oggi (mercoledì 20 agosto) da L'Eco di Bergamo, che mostrano come, a causa dell'inflazione e dell'incertezza sul futuro, i cittadini e le imprese mettano da parte con sempre maggiore fatica le proprie risorse, preferendo - nel caso delle aziende - investirli, piuttosto che lasciarli fermi in deposito.
I risparmi hanno smesso di crescere
Dopo la bolla del periodo della pandemia, in cui la gente aveva preferito continuare a versare le somme di denaro che metteva da parte nella propria banca, e il calo dovuto alle crisi economiche e geopolitiche internazionali degli anni successivi, ora sostanzialmente i conti sono cresciuti di poco. Quanto? Andando a vedere, il totale mettendo insieme i risparmi di famiglie, ditte ed enti vari, sono 36,8 miliardi di euro (numeri al 30 aprile 2025). Un anno fa, erano 36,1 miliardi, con una crescita quindi minima dell'1,8 per cento, ovvero 664 milioni di euro.
Ripercorrendo la curva, nel 2020 i conti correnti erano cresciuti dell'8,2 per cento, nel 2021 del 12,7 per cento, per rallentare poi nel 2022 con un 4,4 per cento. In seguito, però, erano subentrate le difficoltà legate ad aumento dei costi di energia e materie prime, insieme all'arrivo o all'aggravarsi di situazioni di conflitti, con un conseguente calo del 4,9 per cento e, infine, nel 2024 la diminuzione era stata del 2,2 per cento.
Famiglie in difficoltà e incertezza sul futuro
La colpa è dell'inflazione, che è un serio ostacolo al risparmio, ma le difficoltà delle famiglie, come rilevato anche da Adiconsum, sembrano essere maggiori dei rilevamenti ufficiali, con i prezzi che nel nostro Paese stanno aumentando molto di più rispetto ad altre nazioni europee. A ciò, va aggiunto il fatto che chi può i propri soldi preferisce investirli, invece di metterli da parte senza utilizzarli, oppure accontentandosi degli interessi ormai minimi dei conti.
Sul complessivo però dei soldi risparmiati in banca, ovvero 36,8 miliardi, ben 24,4 miliardi fanno capo alle famiglie, un dato che conferma quello bergamasco come un popolo di risparmiatori. Nell'ultimo anno, i depositi delle famiglie sono incrementati dell'1,1 per cento, cioè di 277 milioni di euro. Alcuni nuclei optano sul guadagnare qualcosa in più con i conti deposito, anche se per via delle trattenute quello che ottengono è comunque ridimensionato. Anche gli investimenti sui titoli di Stato, che stanno andando bene, non devono ingannare: a metterci i soldi sono soprattutto le banche.