Il report

I dati del Comune di Bergamo: tengono i negozi di vicinato, effetto Capitale sulle attività ricettive

Sono 7.077 le attività che risultano operative in città. In crescita b&b e case vacanze. Crollano invece quelle di gioco e scommesse

I dati del Comune di Bergamo: tengono i negozi di vicinato, effetto Capitale sulle attività ricettive
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Il commercio a Bergamo è vivo e la città continua a essere attrattiva: è ciò che evidenziano i dati - aggiornati al 31 dicembre 2023 - sul numero delle attività commerciali in città diffusi dal Comune.

Sono 7.077 quelle che, dal tradizionale report realizzato dagli uffici di Palazzo Frizzoni, risultano attive: un numero superiore a quello registrato nella stessa data del 2022, quando le attività cittadine risultavano essere 6.763.

I dati del capoluogo restituiscono quindi una tenuta del settore in città: come evidenziato anche durante la discussione sul Piano di Governo del Territorio, il commercio a Bergamo si caratterizza per un marcato livello di ricambio e rigenerazione, ovvero alla chiusura di un’attività segue una riapertura in tempi brevi, cosa che non avviene - ad esempio - in altre aree della provincia.

Positivi e negativi: bilancio del 2023

È in crescita il numero di attività ricettive non alberghiere (ovvero bed & breakfast e case vacanze), con 308 nuove aperture in città lo scorso anno - effetto anche del tentativo di assorbimento dei flussi turistici straordinari in concomitanza della Capitale Italiana della Cultura. Non cresce, invece, il numero di grandi e medie strutture di vendita in città: il saldo positivo su queste due voci (entrambe +1 nel 2023) è conseguenza esclusiva della ripartizione dell’ex Auchan di via Corridoni in tre strutture diverse.

A tenere è anche il numero di attività di vicinato in città, tanto che il confronto con i dati del 2022 restituisce soltanto una piccola flessione dello 0,5 percento: sono 2.182 quelle censite a fine dello scorso anno. Segno positivo per estetisti (+12), acconciatori (+11) e attività di vendita online (+33).

Al contrario, nel 2023 si è registrato il crollo delle attività di gioco (scommesse, Vlt, ecc.) in città: le attività passano da 37 a 7, una contrazione che, per la natura stessa dell’attività, non viene considerata dall’Amministrazione come una cattiva notizia. L’altro dato in riduzione più evidente riguarda le attività di noleggio senza conducente (di auto, di bici, di moto, ecc), -17, con 128 attività di questo genere registrate tutt’ora in città. Scendono (-3) bar e ristoranti, stabili a 37 le farmacie.

«I dati fotografano un sistema solido e reattivo rispetto ai cambiamenti degli stili di vita e di consumo - spiega il sindaco Giorgio Gori -. Il dato più eclatante è però quello delle attività ricettive non alberghiere (b&b e case vacanze) che in un solo anno crescono di oltre 300 unità (+38 percento) anche se rimangono leggermente sotto i livelli del 2019: è l’effetto “Capitale della Cultura”. Quello che emerge è infatti l’impatto della nuova vocazione culturale e turistica della città, da cui deriva una nuova vitalità e una parziale trasformazione della rete commerciale».

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