Il 28 aprile è la "Giornata della ristorazione", nuova iniziativa per un settore in ripresa
Ad oggi, sono una trentina le imprese bergamasche che hanno aderito. Ascom Bergamo: «Sarà anche un'occasione per condividere esperienze»
Il prossimo 28 aprile sarà la prima “Giornata nazionale della ristorazione” e sono una trentina i locali bergamaschi che hanno già aderito alla nuova proposta. Il tema sarà il pane, simbolo del convivio ed elemento per eccellenza di condivisione fin dai tempi antichi.
Ogni ristoratore, un diverso tipo di pane
L'iniziativa prevede quindi che ogni ristorante realizzi una ricetta personale che esalti l'alimento-base per antonomasia. Anche Ascom Confcommercio Bergamo si è messa in gioco e organizzerà uno o più eventi a livello locale per sostenere il progetto e celebrare, grazie alla capitale della Cultura 2023, l’alto livello dell’accoglienza e della ristorazione bergamasca. La richiesta è quella di donare un euro per ogni piatto a base di pane consumato. Intesa Sanpaolo contribuirà a sostenere l’attività di charity in favore di Caritas Italiana e contro la povertà alimentare con una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding ForFunding.
Il sondaggio per i clienti
Non solo, Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Ascom Confcommercio Bergamo, sottolinea come la giornata del 28 aprile sarà anche «un momento di approfondimento e studio per tutto il comparto, un'occasione per mettere in comune le esperienze presenti e analizzare la situazione attuale, ma anche per guardare al nostro futuro. In questi giorni abbiamo invitato i ristoranti a sottoporre i clienti a un sondaggio per capire e approfondire quale siano visti dalla clientela i punti di forza e debolezza del settore. Perché serve anche mettersi in discussione e alla prova».
Per il 1 ristorante su tre la situazione sta migliorando
Dopo la pandemia, c'è quindi nuova reattività e voglia di mettersi alla prova da parte delle 5.149 imprese della ristorazione a Bergamo, che occupano in bar, ristoranti e pubblici esercizi 23.722 addetti. «Il 2022 è stato in generale l’anno della "normalizzazione", per il settore della ristorazione - riflette Ascom Confcommercio Bergamo -. Per un ristorante su tre e per il 38 per cento dei bar la performance economica è migliorata, frutto della capacità di adattamento alle nuove abitudini dei consumatori. Lo scenario per il 2023 rimane cautamente positivo».
Crescita prevista del 5-10%
La speranza ora è che si realizzi quella crescita compresa tra il 5 e il 10 per cento, prevista dagli analisti di Fipe-Confcommercio, confermata anche dalla percezione degli addetti ai lavori. Il 70 per cento dei ristoratori pensa di mantenere gli obiettivi conseguiti nel 2022, con 1 ristoratore su 4 che ritiene addirittura di superarli. Il clima è positivo. Nove imprenditori su dieci sono fiduciosi sul futuro, sebbene riconoscano che sia necessario far fronte ai cambiamenti imposti dall’emergenza pandemica.