Il 5 gennaio arrivano i saldi a Bergamo: ecco la guida per degli acquisti sicuri
I consigli dell'associazione territoriale di Confcommercio per sapersi muovere in questo periodo di occasioni
La stagione dei saldi in Lombardia inizierà mercoledì, 5 gennaio: sarà un periodo di grandi occasioni per tutti, in particolare per le famiglie, che dopo aver speso di meno l'anno scorso a causa della situazione sanitaria hanno in media maggiore disponibilità di risparmi per approfittare delle varie offerte.
Le previsioni di Confcommercio a Bergamo
Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, lo shopping in promozione interesserà oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro (111 euro pro capite nei saldi 2021 e 140 nel 2020), per un giro di affari di 4,2 miliardi (3,9 miliardi nei saldi 2021 e 5,1 miliardi nel 2020).
Stime che, secondo Ascom Confcommercio Bergamo, qui da noi sono destinate al rialzo: la spesa procapite sarà di circa 134 euro, per una spesa complessiva di oltre 147,5 milioni, con un aumento dell’8 per cento rispetto al 2021.
«Numeri che fanno sorridere considerando il periodo – ha dichiarato Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo -. Nei mesi scorsi le famiglie bergamasche hanno risparmiato di più rispetto agli anni precedenti e quindi c’è una maggiore propensione e voglia di acquistare, così come è già accaduto tra novembre e dicembre. Il vero rischio è nello spauracchio di nuove restrizioni al vaglio del governo che limiterebbero gli spostamenti e quindi le occasioni di shopping».
La speranza di una forte ripresa nei consumi è condivisa da Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo e vicepresidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio. Pedrali ha sottolineato l'importanza di ripopolare i negozi di clienti, rispetto all'affermarsi delle vendite online. Un valido supporto in tempi di difficoltà, che tuttavia non potrà mai sostituire l'acquisto sul posto: «Acquistare nei negozi significa poter contare su relazione umana, servizio in loco e prova e consegna istantanea – ha spiegato -. Poter vedere e toccare i capi interessati dal vivo e capire il prodotto che si acquista è un valore aggiunto per ogni consumatore e noi commercianti siamo pronti a riaccendere quella relazione umana con le persone, che sta venendo meno a causa dell’uso sempre più esagerato della tecnologia».
La guida ai consumatori per un acquisto consapevole e sicuro
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio hanno voluto ricordare alcuni principi di base, validi per clienti e commercianti:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
- Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
- Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi
- Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
- Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.