Aspettando il 2023

Il turismo a Bergamo torna ai livelli pre-pandemici. Anzi, va sempre meglio

Aumentano le presenze, anche di stranieri, rispetto al 2019 con numeri in crescita in Alto Sebino, Val Brembana e Valle Imagna

Il turismo a Bergamo torna ai livelli pre-pandemici. Anzi, va sempre meglio
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Bergamo, le sue Mura patrimonio Unesco, il suo Centro Piacentiniano, i suoi teatri, le sue gallerie e musei sono sempre più apprezzati dai turisti, sia stranieri che italiani. Se la pandemia aveva infatti bloccato i flussi di visitatori, i dati di questo 2022, in attesa delle feste e del pienone natalizio, sono estremamente positivi. Secondo la ricognizione del "Tourist data hub" di VisitBergamo, i flussi turistici sono tornati ai livelli pre-pandemia, con numeri addirittura migliori rispetto al 2019, e il turismo straniero è in forte crescita.

Aumentano le presenze

Sul dato degli arrivi, il 2022 e resta leggermente indietro rispetto al 2019, ma, per quel che riguarda le presenze, l'anno in corso ha registrato un valore più alto (+0,6 per cento). Determinante in questo senso è l’apporto del flusso turistico generato dagli stranieri durante il periodo estivo, in grado di appaiare e superare ad agosto quello dei visitatori italiani. Su tutto il 2022, il numero di stranieri a Bergamo è tornato ad essere, sia per arrivi che per presenze, comparabile a quello degli italiani. Non solo, Bergamo sta tornando ai numeri pre-covid, ma il 2022 si sta rivelando anche competitivo, tanto che, per presenze, gli stranieri hanno superato i numeri del 2019.

Un trend molto positivo

Christophe Sanchez, ad di VisitBergamo commenta i dati dell'anno in chiusura e svela quanto ci si aspetti per i prossimi mesi: «Il trend sui mesi invernali conferma l’attrattività del nostro territorio e pensiamo di poter chiudere l’anno in modo molto positivo. Vorrei sottolineare, inoltre, l’incremento della durata delle presenze (elemento questo molto importante per tutto il sistema turismo bergamasco) e il fatto che i risultati 2022 risentono comunque della guerra in Ucraina e della perdita dell’11 per cento degli arrivi 2019, ovvero la fetta di visitatori provenienti da Russia ed Est Europa».

E il consigliere provinciale Roberto Amaddeo aggiunge: «Possiamo dire di avere un turismo che apprezza il nostro territorio e sta allargando il raggio di interesse sull'intera provincia, spostandosi dalla montagna al lago, dal centro storico al patrimonio Unesco. Dobbiamo continuare su questa linea e puntare ad allungare il tempo di permanenza dei visitatori, condizione fondamentale per avere un turismo più sostenibile. Anche la reputazione sul web è cresciuta in modo esponenziale, con l’enogastronomia come attività trainante, un settore molto importante perché rappresenta un circuito immediato che restituisce l’identità del territorio».

Bene montagna e lago, male la pianura: i dati 

L’analisi per zone  rivela come tutte le aree bergamasche abbiano registrato valori in netta crescita rispetto al 2021, con un picco importante in Bergamo città (+111 per cento di arrivi e +103 per cento di presenze). Confrontando l’analisi per zone di quest’anno con il 2019, l’Alto Sebino, la Val Brembana e la Valle Imagna sono migliorate nettamente, sia in termini di arrivi sia di presenze. Tuttavia, non ci sono solo notizie positive, perché la Pianura, con il 38 per cento di arrivi e il 28 per cento di presenze in meno, continua a restare ben al di sotto dei valori pre-pandemici. Amaddeo commenta: «Il 2022 si conferma veramente l’anno della ripartenza con numeri positivi su tutta la provincia, soprattutto nell’Alto Sebino, seguito da Val Brembana e Val Imagna. Rimane un po’ sofferente la zona della Pianura, su cui dovremo lavorare di più».

Pronti al 2023

Il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi ricorda: «Alle porte abbiamo l’anno della Capitale della Cultura che deve rappresentare un’occasione imperdibile di valorizzazione, crescita e rilancio per la terra bergamasca». E sulla stessa linea anche Sanchez: «Il 2023 si preannuncia come un potenziale anno record per la nostra provincia, visto il grande appuntamento con Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, occasione per la quale pensiamo di poter incrementare in modo significativo il numero di arrivi e presenze sul territorio. VisitBergamo sarà impegnata nel raccontare la Capitale soprattutto sul mercato internazionale, con una particolare attenzione verso Canada e Stati Uniti, tenendo in considerazione la parità di valore dollaro- euro, fatto che rende più conveniente ai turisti nordamericani i viaggi verso l’Europa e il nostro Paese»

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