di Paolo Aresi
La fotografia appare eclatante, ed è incontrovertibile, perché costruita su dati certi, su numeri: il 2 novembre Città Alta era invasa di gente che la percorreva in lungo e in largo, ma soprattutto occupava la Corsarola, che era tutto un formicolare.
Ed ecco i numeri che ci fanno “vedere” meglio quella fotografia: quel giorno in Città Alta sono state contate 29 mila presenze, di queste duemila e cinquecento erano di abitanti sul colle, undicimila e seicento erano bergamaschi e ben 15 mila venivano da fuori provincia o dall’estero.
Insomma, le persone che venivano da fuori erano ben di più dei bergamaschi. Un dato importante, ma che non sorprende chi abita nei borghi o in Città Alta: ormai appare più normale sentire parlare polacco o spagnolo che italiano.
Del resto nella nostra città si contano ben mille e seicento case vacanza: dieci anni fa erano 723. Si calcola che nello stesso periodo di tempo gli arrivi si siano moltiplicati con un aumento del 150 per cento. Ovvero: se nel 2015 avevamo mille turisti, oggi ne abbiamo duemila e cinquecento. Ancora di più sono aumentate le presenze (gli arrivi moltiplicati per il numero di giorni di permanenza, per esempio: mille persone che stanno a Bergamo due giorni indicano duemila presenze) il cui aumento rispetto a dieci anni fa è stato del 170 per cento.
Del resto, i numeri assoluti confermano tutto questo: nel 2024 Bergamo ha registrato un milione e 208 mila presenze turistiche, contro 602 mila arrivi. Significa che, in media, ciascun visitatore ha trascorso due giorni nella nostra città; l’aumento rispetto al 2023 è stato molto significativo: il diciotto per cento in più. I turisti stranieri mantengono la maggioranza: sono il 53 percento degli arrivi e il 54 per cento delle presenze.
In testa a questa migrazione vacanziera c’è la Polonia che è cresciuta addirittura del 59 per cento rispetto al 2023, seguita da Germania, Francia e Spagna. Rispetto al 2014 la presenza turistica in città è più che raddoppiata. E con la presenza anche la ricchezza che il turismo ha portato.
Al comando di questa speciale classifica abbiamo il comune di Roma con ben 13,5 miliardi di euro di valore generato, seguono Milano (4,7 miliardi) e Venezia (3,4 miliardi). Bergamo grazie al turismo porta a casa 329 milioni e mezzo di euro (oltre un miliardo di euro con la provincia), che non sono esattamente una bazzecola (…)