Il report Cisl

In Bergamasca il divario ricchi-poveri si allarga: il 6% dichiara un reddito pari al 70% dei cittadini

Tra chi ha difficoltà, tante rinunce alle cure. Il sindacato chiede un rafforzamento della contrattazione e politiche per le famiglie

In Bergamasca il divario ricchi-poveri si allarga: il 6% dichiara un reddito pari al 70% dei cittadini
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Negli ultimi anni, in Bergamasca, la forbice tra povertà e ricchezza si è sempre più ampliata, allargando anche altre differenze sociali: a dirlo la Cisl di Bergamo, il cui dipartimento Welfare ha analizzato i dati, provenienti dal Ministero dell'Economia, dei redditi del 2021, confrontandoli con quelli del 2018.

Il divario negli accessi alle cure

Un divario che viene percepito sempre di più, per esempio negli accessi alle cure, che per una fascia sempre più corposa sono diventati difficili e, nonostante le risorse del Pnrr e della Finanziaria sulla sanità, liste d'attesa e reclutamento di nuovi medici rimangono un problema evidente. Inoltre, dal rapporto Censis si evince che il 79 per cento degli italiani è preoccupato per il funzionamento del Servizio sanitario, esprimendo il timore di non poter accedere a cure tempestive in caso di malattia, se non utilizzando risorse proprie.

Questo crea nella coscienza collettiva la sensazione che nell’accesso ai servizi sanitari ci siano disparità reali che ampliano le disuguaglianze sociali. La sorveglianza sanitaria ha infatti registrato percentuali di rinuncia più alte tra chi ha difficoltà economiche.

Ricchi ancora più ricchi

Nell’anno di imposta 2021, meno del 6 per cento dei contribuenti bergamaschi ha prodotto redditi quasi pari a quanto prodotto dal 70 per cento della popolazione: la fascia di reddito “alta e altissima”, infatti, ha dichiarato quasi cinque miliardi di reddito, contro i sei abbondanti delle fasce di reddito da zero a venticinquemila euro. Questa forbice, se confrontata con il 2018, si è ampiamente allargata: la fascia bassa non ha praticamente cambiato il totale del proprio reddito, mentre quella più abbiente, in tre anni, è salita di quasi mezzo miliardo di euro.

In aggiunta, se per lavoratori e pensionati la somma di quanto denunciato sul 730 è rimasta pressoché invariata dal 2018 al 2021, per lavoratori autonomi e imprenditori è cresciuta rispettivamente del 28 e del 13 per cento. Il 68 per cento della popolazione dichiara redditi lordi sotto i ventiseimila euro, il 26 per cento, invece, guadagna cifre tra i ventisei e i cinquantacinquemila euro e solo il 5,5 per cento presenta dichiarazioni dei redditi superiori, per una dichiarazione totale di diciannove miliardi e mezzo e una media di reddito di 24.570,87 (erano diciotto miliardi e mezzo e 23.787,40 nella dichiarazione del 2018).

Il supporto ai minori in povertà

«Va rinforzata la contrattazione nazionale e quella decentrata, così come le politiche economiche, fiscali e sociali a favore delle famiglie con figli, puntando anche sull’erogazione di servizi di supporto alla genitorialità - ha dichiarato Angelo Murabito, segretario Cisl di Bergamo -. Inoltre, è indispensabile sostenere il percorso scolastico ed educativo dei minorenni in povertà, che devono essere “intercettati” all’interno delle scuole per evitare dispersioni ed abbandoni precoci. Una più estesa collaborazione tra le scuole e i servizi sociali territoriali consentirebbe di intervenire più tempestivamente».

Commenti
fulvio

diciamo che il problema ha più che altro interessato la classe media sempre più povera ed a cui non viene riconosciuto alcun contributo tipo affitto,riscaldamento, utenze,scuola,ecc.ecc.

Stefano

Simone direi che sta stupidaggine potevi risparmiartela

Andrea

Ci sono troppi parassiti che, pur non lavorando, hanno accesso a pronto soccorso e servizi. Se non lavori è perché non vuoi... io e quelli che lavorano dovremmo pagare? Non paghi le tasse non ti curi, il resto si sa... i buonisti sono serviti

Simone

tradotto quindi significa che il 6% della popolazione paga servizi essenziali (sanità, istruzione, difesa, welfare) al 70% restante !! No perchèsembra che quando parli con il pensionato di turno o mio cugggino elettricista sembra che abbiano pagato tutto loro !! Invece i reports dicono tutto l'opposto !! La verità è che il ceto medio gode di tutta una serie di beni essenziali pagati da altri !!

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