Numeri e previsioni

In Bergamasca per i regali di Natale si spenderanno 220 euro a testa. E tanti lo festeggeranno al ristorante

L'analisi di Confcommercio provinciale indica un budget probabile quest'anno per le strenne di 116mila euro in totale

In Bergamasca per i regali di Natale si spenderanno 220 euro a testa. E tanti lo festeggeranno al ristorante
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Per le strenne natalizie Confcommercio Bergamo ha stimato, in seguito a un'analisi sul tema, un budget di 220 euro a bergamasco, un dato superiore alla media nazionale di 207 euro.

I doni più gettonati

La stima di spesa complessiva, sulla base dei dati Istat, è di 116mila euro per lo shopping natalizio dei regali. Tra i doni più gettonati si confermano i prodotti enogastronomici, i giocattoli, i libri, l’abbigliamento e gli articoli per la bellezza. Lo shopping natalizio riflette abitudini sempre più multicanale: il 62,6 per cento degli intervistati sceglie di combinare negozi fisici e online, mentre il 27,5 per cento si affida esclusivamente ai punti vendita tradizionali. La tendenza che si sta affermando sempre di più, anche nel nostro territorio, è quella dei regali acquistati online, grazie anche all’allungamento del periodo riservato alla ricerca dei regali.

Se la maggioranza compra almeno uno o più prodotti sul web, resta alta la quota che si concentra nel commercio tradizionale. Il periodo riservato alla ricerca dei regali si è allungato a tutto il mese di novembre e, anche a Bergamo, c’è chi sfrutta il Black Friday alla ricerca dell’offerta. Cresce inoltre la quota di chi prevede di spendere oltre trecento euro.

Natale e Capodanno al ristorante

I brindisi delle feste natalizie saranno per molti bergamaschi - quasi 270mila - ai tavoli dei ristoranti in città e provincia. E quasi 150mila festeggeranno la fine del 2024 nei locali (149.067). Mai come quest’anno le prenotazioni per il classico pranzo si sono chiuse in anticipo: c'è chi ha riempito il locale a ottobre, molti a novembre, altri a inizio dicembre. C'è ancora nei locali di città e provincia qualche tavolo, ma si confida nel tutto esaurito.

La sensazione è che prevalga la voglia di godersi in spensieratezza le feste senza mettersi ai fornelli, studiare la mise en place e allestire casa, rispetto ai programmi di spending review in atto ormai in ogni famiglia di questi tempi.

Anche la sera della Vigilia, tradizione poco sentita a Bergamo, si sta facendo strada: si prevedono più di 46mila clienti per un valore di oltre due milioni di euro. E il pranzo di Santo Stefano diventa sempre più occasione per un "Natale bis" con festeggiamenti in differita, con amici o altri parenti. E se c'è chi ha quasi chiuso le prenotazioni per Capodanno, la maggior parte aspetta come ogni anno il 26-27 per conferme e nuove prenotazioni (di fatto si inizia a pensare al veglione dopo Natale).

La spesa per il menù

Per i menù delle feste la spesa media richiesta (vini esclusi) va dai cinquanta a 150 euro in media. Confcommercio Bergamo stima per le festività complessivamente quasi 25 milioni di euro (24.864.451 euro). Tra pranzo di Natale e Santo Stefano si siederanno ai tavoli quasi 170mila bergamaschi per una stima di spesa di oltre dieci milioni (10.446.078 euro). La Vigilia di Natale vale 2.087.613 euro, la cena del 25 e del 26 dicembre porta complessivamente altrettanti due milioni di euro (2.083.395).

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