Inflazione: a Bergamo le famiglie spenderanno in media 1.127 euro in più all'anno
Il capoluogo orobico è al 49esimo posto tra le città più care d'Italia per aumento del costo della vita sulla base dei dati Istat
A Bergamo, dove l'inflazione tendenziale di gennaio è pari al 4,1 per cento, il rincaro annuo stimato per una famiglia media sarà di 1.127 euro. Indici che posizionano il capoluogo orobico al 49esimo posto nella classifica delle città più care d'Italia in termini di aumento del costo della vita, redatta dall'Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati diffusi ieri dall'Istat.
In testa alla graduatoria delle città più care c’è Bolzano, dove l'inflazione è cresciuta del 6,2 per cento e si traduce in una maggiore spesa annua di 1.972 euro per famiglia, seguita da Piacenza dove il rialzo dei prezzi del 6,6 per cento (record italiano) determina un incremento di spesa pari a 1.763 euro per una famiglia media. Al terzo posto c’è Bologna, dove un +5,8 per cento d’inflazione genera una spesa supplementare pari a 1.635 euro per una famiglia tipo.
La città più virtuosa è Potenza, con una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari ad appena 914 euro su base annua, seguita da Campobasso con 918 euro e, al terzo posto tra le province risparmiose, Vercelli, dove si spenderà 937 euro in più all’anno. Fa bene anche Milano, dove si registra un'inflazione in crescita del 3,9 per cento, inferiore quindi al +4,8 per cento della media nazionale, e con una spesa aggiuntiva di 1.130 euro, in linea con il rincaro di 1.126 euro per famiglia di media italiana.
«È da un quarto di secolo, dall'aprile del 1996, che non si registrava un'impennata dei prezzi del 4,8 per cento – sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori -. La colpa è dei beni energetici, ossia di luce, gas e benzina, senza i quali l'inflazione sarebbe pari solo all'1,8 per cento. Per questo il Governo deve fare molto di più, sia su luce e gas, spostando in questo trimestre invece che nel prossimo i 2,7 miliardi stanziati per le famiglie nell'ultimo decreto, sia facendo qualcosa per i carburanti, del tutto dimenticati dall'Esecutivo, ma che hanno lo stesso effetto moltiplicativo sull'inflazione dell'energia. Quest'ultima incide sui costi di produzione, mentre benzina e gasolio sui costi di trasporto di tutti i beni».
Le regioni più care d’Italia
In testa alla classifica delle regioni con i maggiori rincari, con un'inflazione annua in crescita del 5,7 per cento, c’è la Valle d'Aosta, che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1.449 euro su base annua. Segue il Trentino, dove la crescita dei prezzi del 6 per cento (il record per le regioni) implica un'impennata del costo della vita pari in media a 1.626 euro (primato nazionale). Al terzo posto la Liguria, con un’inflazione del 5,4 per cento in più e con un rincaro annuo di 1.211 euro. La Lombardia si trova in ottava posizione, con l’inflazione al 4,1 per cento, per un rincaro annuo per famiglia di 1.113 euro (o di 1.579 euro se il nucleo familiare è composto da quattro persone).