Inflazione, il 65% delle aziende bergamasche ha provato ad aiutare i propri dipendenti
Parliamo di imprese orobiche che, nel 2022, hanno fatto concessioni retributive, il 49 per cento con erogazioni una tantum
Per far fronte all’aumento dell’inflazione, nel 2022 il 57,6 per cento delle imprese italiane è intervenuta per sostenere il potere d’acquisto delle retribuzioni. Lo strumento più utilizzato il welfare aziendale (62 per cento). A dirlo è un'indagine del progetto "I numeri delle risorse umane", presentata oggi (martedì 20 giugno) nel webinar promosso da Confindustria, che ha esposto anche i dati per Bergamo.
Il webinar
Il convegno, introdotto dal segretario generale di Confindustria Lombardia Dario Voltattorni, ha visto gli interventi di Andrea Fioni del Centro Studi Assolombarda, il quale ha presentato i risultati dell’indagine, e a seguire una tavola rotonda con le imprese. L’incontro è stato moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Rita Querzè ed è stato seguito online da oltre cinquecento utenti. Al report nazionale hanno partecipato oltre duemila aziende del sistema, per un totale di quattrocentomila addetti. Ecco dunque quello che si è scoperto.
Le risorse umane e le assunzioni
Innanzitutto, il 63 per cento delle aziende ha erogato premi di risultato. Il 29 per cento ha affermato di essere alle prese con processi di ricambio generazionale. Il 56 per cento delle imprese ha difficoltà a reperire lavoratori, anche e soprattutto a causa della mancanza dei profili ricercati.
Per quanto riguarda il focus bergamasco, all’indagine hanno partecipato 118 imprese con quasi 28 mila addetti. Come dichiarato dal direttore di Confindustria Bergamo Paolo Piantoni, il tasso di assunzioni l'anno scorso ha prevalso su quello delle cessazioni, con un 13,6 per cento contro 10 per cento, a conferma di un andamento positivo del lavoro nella nostra provincia.
Il sostegno ai dipendenti in Bergamasca
In particolare, l’indagine evidenzia che il 65 per cento delle aziende bergamasche ha fatto concessioni retributive per l’inflazione e che, nel 49 per cento dei casi, si è trattato di erogazioni una tantum. Il 53 per cento, tra l'altro, è già orientato a iniziative simili anche per quest'anno. Ci sono stati anche interventi sul welfare aziendale, che hanno coinvolto il 73 per cento delle aziende.
In parallelo, emerge anche una diffusione del 62 per cento dei premi di risultato, a livello individuale e collettivo. Lo smart-working è applicato nel 48 per cento delle aziende e, nella maggior parte dei casi, i vantaggi sono stati superiori alle criticità.