Il report

Infrastrutture in Bergamasca, la Camera di Commercio: «Bene l'aeroporto, un po' meno la rete ferroviaria»

Le imprese orobiche promuovono lo scalo di Orio ma bocciano il trasporto su rotaia. Nel mezzo i giudizi su strade, internet e logistica

Infrastrutture in Bergamasca, la Camera di Commercio: «Bene l'aeroporto, un po' meno la rete ferroviaria»
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Fotografia in chiaroscuro quella scattata dalla Camera di Commercio di Bergamo sulla qualità delle infrastrutture del territorio: lo si capisce dal report pubblicato oggi (martedì 24 ottobre) da Unioncamere Lombardia, con i dati delle imprese con almeno dieci addetti attive nell’industria e su quelle con almeno tre dei settori artigianato manifatturiero, servizi e commercio al dettaglio.

Giudizio positivo sull'aeroporto, critica la rete ferroviaria

Il punto di forza della provincia, per lo studio, è rappresentato dall'aeroporto di Orio, in forte crescita negli ultimi anni: la somma dei giudizi “ottimi” e “buoni” si aggira intorno all’80 per cento nei servizi (83 per cento) e nell’industria (79 per cento), mentre per artigianato e commercio al dettaglio si ferma rispettivamente al 72 per cento e al 65 per cento. Sono giudizi decisamente più lusinghieri rispetto alla media registrata in Lombardia, dove il trasporto aereo rappresenta già un’eccellenza, visto che tre dei quattro aeroporti della regione (tra cui appunto il Caravaggio) fanno parte del "core network", ovvero la rete centrale prioritaria individuata a livello europeo.

Al secondo posto della classifica, con valutazioni meno positive, si trova la rete stradale, che archivia giudizi ottimi o buoni compresi tra il 50 per cento e il 60 per cento (nel dettaglio servizi: 60 per cento; industria: 58 per cento; commercio al dettaglio: 55 per cento; artigianato: 53 per cento), cifre comunque sempre inferiori alla media regionale. Il dato rappresenta una possibile criticità per l’accessibilità e la logistica del territorio, considerato che gran parte del traffico merci transita su gomma.

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I gradini successivi della graduatoria, invece, sono occupati dalle reti digitali mobili (4G e 5G) e fisse (banda ultra-larga), con valutazioni più elevate espresse dalle imprese del terziario, e dai nodi logistici, che registrano giudizi inferiori alla media lombarda. Le infrastrutture che archiviano le valutazioni più severe, però, sono i porti e la rete ferroviaria. Nel secondo caso, le valutazioni delle imprese bergamasche risultano significativamente peggiori rispetto alla già non lusinghiera media regionale. La qualità del trasporto via treno è valutata negativamente soprattutto dalle imprese manifatturiere (industria: 17 per cento; artigianato: 15 per cento), mentre nel terziario le percentuali risultano più elevate (commercio al dettaglio: 42 per cento; servizi: 34 per cento).

Le motivazioni delle imprese

Per quello che riguarda gli aeroporti, la maggiore qualità percepita dalle imprese orobiche è dovuta innanzitutto all’adeguatezza rispetto ai fabbisogni del territorio e, per le imprese manifatturiere, alla velocità e affidabilità nei tempi di consegna, garantite per le merci più deperibili o di valore. Minore accordo c’è invece tra le imprese sul fatto che i servizi per le merci siano adeguatamente sviluppati.

Le valutazioni sulla rete stradale e autostradale da parte delle imprese bergamasche, che risultano in tutti i settori lievemente inferiori alla media lombarda, risentono della percezione del traffico sulle strade statali, provinciali e sulle vie di accesso (solo nel settore dei servizi il punteggio è migliore rispetto al dato regionale), oltre che della minore facilità di raggiungimento delle autostrade.

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Per quanto riguarda invece la rete ferroviaria, principale criticità evidenziata dalle imprese orobiche con percentuali di gradimento decisamente inferiori al dato regionale, ci sarebbero problemi nell’adeguatezza della rete rispetto ai fabbisogni di mobilità, nell’accessibilità della rete a lunga percorrenza e ad Alta velocità e nella facilità di raggiungere i mercati di riferimento, delineando di fatto una situazione di sostanziale isolamento della provincia per quello che riguarda i trasporti su rotaia.

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