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Inizio 2023 da record per l’aeroporto di Orio: dati migliori dell’anno scorso

Si punta a superare i passeggeri totali del 2022. Il confronto con gli altri aeroporti

Inizio 2023 da record per l’aeroporto di Orio: dati migliori dell’anno scorso
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Il 2023 per l’aeroporto di Orio al Serio è iniziato nel migliore dei modi: a dicembre aveva raggiunto il traguardo di un milione e 132.477 passeggeri, superando così i 13 milioni nel corso dell’anno, mentre questo gennaio ne ha registrati addirittura un milione e 168.865, con una media giornaliera di 37.705 passeggeri.

Tra l’altro, domenica 8 ce ne sono stati 48.664, che è il quarto miglior risultato giornaliero di sempre, dopo i 49.106 del 18 agosto 2019, i 48.892 del 28 luglio di quell’anno e i 48.802 dello scorso 30 ottobre, alla vigilia del ponte di Ognissanti. I primi due numeri sono relativi al periodo più “trafficato” dello scalo, gli altri sono la conferma di un aumento dei passeggeri distribuito su tutta la stagione, con un ritorno ai livelli prima del Covid. Come se non bastasse, si è avuto un incremento: a gennaio 2020, poche settimane prima della pandemia, erano passati 1.053.248 passeggeri con una media giornaliera di 33.976, nel 2019 rispettivamente 955.145 e 30.811.

Il confronto con gli altri aeroporti

La società Sacbo ha anticipato un possibile superamento della quota di 14 milioni, un record superiore addirittura a quello assoluto con 13,8 milioni nel 2019, entro la fine di quest’anno. Il difficile sarà mantenere la media giornaliera dello scorso dicembre nel mese di febbraio, nel quale non è mai stato superato il milione di passeggeri.  In ogni caso, la ripresa è confermata anche dal bilancio annuale di Assaeroporti, che mette il Milano-Bergamo in terza posizione, dove si trovava anche nel 2021 dopo la contesa finale con Catania.

Il Caravaggio ha infatti registrato 13 milioni e 155.806 passeggeri ed è dietro a Malpensa, che ne ha avuti invece 21 milioni e 347.652, e Fiumicino con 29 milioni e 360.613. Tuttavia, nel confronto con il 2019 lo scalo bergamasco registra un meno 5,1 per cento, quello milanese un meno 26 e quello della capitale un meno 32,6 per cento. Ciò a causa del calo dei voli intercontinentali, tant’è che a Malpensa è ancora chiuso un terminal su due.

Lo scalo, rispetto alla situazione precedente la pandemia, nel 2022 ha recuperato quasi il 95 per cento del traffico, al di sopra della media nazionale dell’85 per cento, segnata soprattutto dalla ripresa degli scali piccoli. Tra quelli medi, interessante è l’accelerazione di Bari (11,9 per cento), Palermo (1,4 per cento), Napoli (0,5 per cento) e Catania (meno 1,2 per cento), l’unico che ha superato quota 10 milioni oltre ai tre presenti sul podio.

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