La Camera di Commercio premia dipendenti e imprese bergamasche
La tradizionale cerimonia torna presso il Teatro Donizetti dopo due anni di stop causati dalla pandemia
Una vita dedicata al lavoro, ma anche imprenditoria femminile e giovanile: questi i temi di spicco del tradizionale concorso per il riconoscimento del lavoro e del progresso economico, i cui vincitori verranno premiati dalla Camera di Commercio di Bergamo nella giornata di domani – domenica 18 settembre – nella cornice del Teatro Donizetti.
La cerimonia coinvolgerà 59 dipendenti, 54imprese, due giovani imprenditori, cinque donne imprenditrici e quattro personalità benemerite che nel corso della loro attività si sono distinte in ambito economico, sociale e culturale.
Istituito nel 1952 su richiesta del Ministero dell'industria e del Commercio, l'edizione di quest'anno – dopo due anni di stop causa pandemia – si contraddistingue per la sua natura innovativa. Per la prima volta, infatti, due nuove categorie hanno fatto il loro debutto nella platea dei destinatari: le donne imprenditrici con oltre trent'anni di età e i giovani imprenditori fino a trent'anni. La prima categoria punta a incentivare l'imprenditoria femminile, anche a livello provinciale; la seconda, invece, vuole affrontare l'allarmante dietrofront di imprese giovani, sempre più in declino nell'ultimo decennio.
Non mancheranno i riconoscimenti alle imprese con più di trent'anni di attività ininterrotta e ai dipendenti del settore privato con alle spalle trent'anni di servizio (venticinque se donne) nella stessa impresa. Infine, saranno premiate quattro benemeriti: Gianni Limonta, famoso fotografo bergamasco, Emilio Moreschi (collezionista, studioso, ex presidente della Rulli Rulmeca), Angelo Radici (presidente di RadiciGroup) e alla memoria di Pietro Ferri, professore emerito dell'Università di Bergamo venuto a mancare lo scorso giugno.
«L’attuale contesto economico internazionale è allarmante – dichiara il presidente Carlo Mazzoleni –. L’atto di guerra da parte della Russia ha turbato una pace di 80 anni sul Vecchio Continente e ha generato gravi ripercussioni di ordine umanitario, preoccupazioni per la sicurezza e acute tensioni riguardo gli approvvigionamenti energetici che impattano drammaticamente tanto sui bilanci delle famiglie quanto sui margini di profitto delle imprese. I valori identitari di capacità imprenditoriale, professionalità e impegno nel lavoro sono tuttavia importanti punti di forza dell'economia bergamasca. Sono valori che hanno ispirato il lavoro delle persone che oggi premiamo, il cui operato ha contribuito a costruire quello che siamo oggi e che ci permetterà di affrontare i problemi futuri con serenità perché con spirito di concretezza si è in grado di trovare una soluzione a tutte le difficoltà».