Il caso

Licenziamento alla Siad Macchine Impianti, lavoratori in presidio in via San Bernardino

Per protesta, ieri mattina (4 dicembre) è stato organizzato uno sciopero fuori dai cancelli dello stabilimento dell'azienda bergamasca

Licenziamento alla Siad Macchine Impianti, lavoratori in presidio in via San Bernardino

Erano parecchi i lavoratori che ieri (giovedì 4 dicembre) hanno aderito allo sciopero indetto dalla Fiom Cgil, partecipando al presidio davanti allo stabilimento Siad Macchine Impianti di via San Bernardino a Bergamo. Un gesto di protesta contro il licenziamento di un dipendente del reparto It, avvenuto nelle scorse settimane con modalità che il sindacato definisce «ingiustificabili».

La mobilitazione, iniziata alle 7.30 del mattino, ha visto un’ora di astensione dal lavoro e un presidio che ha bloccato l’ingresso principale dello stabilimento cittadino.

Le ragioni

Secondo quanto ricostruito dalle rappresentanze sindacali unitarie, il lavoratore sarebbe stato licenziato improvvisamente, senza preavviso, con la motivazione della «soppressione della mansione» nell’ambito di una riorganizzazione dell’ufficio It a livello di gruppo. Il dipendente sarebbe stato accompagnato ai cancelli e invitato a lasciare immediatamente l’azienda.

Le Rsu hanno quindi chiesto un confronto con la direzione. Durante l’incontro, l’azienda avrebbe dichiarato di aver ritenuto il lavoratore «non in possesso delle competenze necessarie», confermando il licenziamento e rifiutando qualsiasi ipotesi di ricollocamento interno in altre posizioni del gruppo.

La posizione del sindacato

«Il metodo usato è ingiustificabile – ha dichiarato Gigi Rizzoli, segretario della Fiom Cgil Bergamo -. All’interno di un gruppo di queste dimensioni è legittimo aspettarsi una proposta di ricollocamento, ma l’azienda ha rifiutato. Per questo motivo l’Rsu Fiom cgil, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, ha deciso di proseguire le agitazioni».

La mobilitazione era già iniziata nei giorni scorsi con un’assemblea in cui i lavoratori avevano scioperato per due ore. Non avendo ricevuto risposte positive dalla direzione, le rappresentanze sindacali hanno deciso di intensificare la protesta con il presidio di giovedì mattina.

In merito alla vicenda, Siad Macchine Impianti non ha rilasciato dichiarazioni. La vertenza rimane aperta e non si escludono ulteriori azioni sindacali nelle prossime settimane se non si troverà una soluzione alla controversia.