Opere del Pnrr a Bergamo: tutte sono nei tempi, tranne il bus elettrico per Dalmine
Procedono le cantierizzazioni degli interventi da oltre 400 milioni finanziati dal piano. L'unica opera al palo è la E-Brt, collegamento ecologico con la sede universitaria
di Andrea Rossetti
Per certi versi, la sfida del Pnrr rappresenta per l’Italia una seduta psicanalitica nella quale si trova costretta ad affrontare alcune delle sue fragilità più grandi: l’elefantiasi burocratica della Pubblica amministrazione e la cronica incapacità di spendere, nei tempi e nei modi previsti, i fondi europei.
La buona notizia è che il nostro Paese ci sta provando: l’approvazione del nuovo Codice degli appalti pubblici avvenuta martedì (28 marzo) “istituzionalizza” le semplificazioni emergenziali varate in epoca Covid, con alcune piccole modifiche.
È evidente che questo apre a nuove preoccupazioni - soprattutto in tema di corruzione e concorrenza -, ma allo stesso tempo è un passaggio necessario (era una delle riforme richieste da Bruxelles entro fine marzo 2023 per poter avere accesso alla nuova tranche di finanziamenti del Pnrr).
L’Italia spera in una proroga
La domanda, però, è se questo basterà a risolvere tutti i problemi e consentire la realizzazione delle opere finanziate - su carta - dal Piano nazionale di ripresa e resilienza entro il giugno 2026. La risposta l’ha data Raffaele Fitto, ministro con delega all’attuazione del Pnrr: no. «È matematico, alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati», ha detto.
La distanza tra la capacità di spesa necessaria per centrare gli obiettivi fissati dall’Europa e quella permessa dalla struttura della nostra Pubblica amministrazione e della nostra economia, anche con il nuovo Codice degli appalti pubblici, è ancora troppo ampia.
Il Governo Meloni s’è posto quindi l’obiettivo di strappare a Bruxelles una proroga della scadenza a fine 2029, ma non sarà semplice. Per farlo, ha detto ancora Fitto, è innanzitutto necessario effettuare «una risonanza magnetica» di tutti i progetti, così da avere ben chiaro lo stato delle cose.
Com’è messa Bergamo
Utilizzando una sorta di Rnm (il macchinario medico usato per questi esami) economico, possiamo dire che Bergamo città, in tema di Pnrr, si sta ben comportando e si trova in una posizione invidiabile.
Non solo perché Palazzo Frizzoni è riuscito a farsi finanziare opere per oltre 400 milioni di euro (in proporzione alla popolazione, molti più di quanti ne hanno presi Brescia e soprattutto Milano), ma anche perché la maggior parte di questi progetti è in una fase avanzata (...)